Cronaca

Interdittive antimafia a cinque aziende del cuoio

Provvedimento del prefetto per tutelare il comparto dalle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il commento di Deidda, Toti e Giglioli

Il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo

La Prefettura di Pisa ha comminato a cinque aziende del comprensorio del cuoio altrettante interdittive antimafia, ovvero provvedimenti per tutelare l'economia del territorio da infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione. 

Le indagini stavano andando avanti da tempo e i provvedimenti emessi dal prefetto Giuseppe Castaldo sono stati notificati alle aziende nei giorni scorsi.

I sindaci di Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull'Arno e San Miniato, dove le cinque aziende hanno sede, sono intervenuti per svolgere quanto dovuto in seguito alla comunicazione delle interdittive antimafia: "I nostri uffici Suap - hanno detto Toti, Deidda e Giglioli - hanno da subito svolto tutte le verifiche sui permessi e sulle autorizzazioni di cui sono in possesso. Al contempo hanno coinvolto tutti gli enti interessati (Ausl e Regione) e hanno dato avvio ai procedimenti di chiusura e revoca dei permessi da attuare nel minor tempo possibile. Infatti la chiusura di una attività complesso aziendale articolato ha necessità di essere effettuata compatibilmente con le esigenze di salvaguardia ambientale e igienico-sanitarie". 

"Ci stiamo muovendo in modo unitario come Suap del Comprensorio del Cuoio - hanno aggiunto i primi cittadini - Ci siamo raccordati in modo unitario anche con la Prefettura di Pisa, svolgendo le varie procedure rispettando le stesse tempistiche e modalità. Gli effetti della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19 possono costituire un elemento che crea difficoltà finanziarie per le aziende e costituire terreno fertile per chi ha capitali disponibili e provenienza illecita cercando così di inserirsi nella gestione e amministrazione. Anche per questo motivo, il Prefetto aveva convocato una riunione del tavolo di distretto anche su sollecitazione degli stessi soggetti che lo compongono". 

"L'obiettivo comune è la salvaguardia della legalità nel nostro sistema economico - hanno concluso i tre - Questo percorso richiede un agire congiunto dei soggetti istituzionali nella stessa direzione. Questa operazione, che è del tutto nuova, per la nostra zona, dimostra che la guardia delle istituzioni è sempre molto elevata e di pronta risposta a salvaguardia del tema della legalità".