Cronaca

Chiusura improvvisa del "Latitude Femme", senza lavoro 35 operai

Giù la saracinesca dello storico calzaturificio di San Romano. L'azienda ha già formalizzato la richiesta di concordato preventivo

Un'altra pesante conseguenza della crisi colpisce il tessuto produttivo del Comprensorio. Un'altra azienda costretta a chiudere i battenti e per i 35 operai una tegola che si è abbattuta sulle loro teste, nonostante fossero note le difficoltà dell'intero settore. A darne l'annuncio giovedì 13 durante un'assemblea è stato Stefano Benvenuti della Cgil di Ponte a Egola.

La decisione di chiudere il calzaturificio è nata da una volontà e necessità dei titolari che si trovano giornalmente a combattere con mille difficoltà. Tra cui l'impossibilità di accesso la credito per la realizzazione di nuovi progetti. La Latitude Femme è un'azienda storica che dà lavoro ai cittadini da più di 30 anni. Qualche settimana fa aveva anche partecipato all'evento di presentazione del marchio "Cuoio di Toscana" ed è stata una delle protagoniste del Micam di Milano, lo scorso settembre.

"C'era una prospettiva di possibile ripresa - spiega Stefano Benvenuti Cgil - e l'azienda guardava con interesse ai mercati esteri, anche se negli ultimi mesi c'era stato un rallentamento della produzione, ma nulla faceva presagire ad una chiusura improvvisa". Lunedì ci sarà l'incontro degli operai e del sindacato con il sindaco Vivaldi per chiedere l'intervento e il sostegno delle istituzioni.  "Stiamo già lavorando per la richiesta della cassa integrazione straordinaria - dice Benvenuti - per questi 35 operai ad oggi disoccuppati e in seguito ci muoveremo per trovare un nuovo acquirente, affinché questi posti di lavoro non siano perduti".