Cronaca

Confesercenti, nuovo sistema di comunicazione per gli alberghi

Obbligo di trasmissione telematica degli alloggiati in tutte le strutture ricettive. Solo il 75 per cento ha aderito, qualcuno usa ancora il fax

Da poco più di un mese è entrato in vigore l'obbligo di trasmissione in via telematica delle schedine degli alloggiati da parte di tutti i gestori delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, esercitate anche in forma non imprenditoriale. Per l'occasione le associazioni di categoria hanno incontrato il dirigente della divisione Polizia amministrativa e sociale e dell'immigrazione della questura di Pisa Santi Allegra per fare un primo punto su questa nuovo obbligo, anche alla luce della stagione turistica che sta entrando nel vivo.

“Il dirigente ha fornito alcuni dati – spiega Simone Romoli, responsabile settore commerciale della Confesercenti -: su 1409 strutture ricettive registrate, circa il 75% sta adempiendo regolarmente alle comunicazioni con il nuovo sistema. Per questo la questura di Pisa ci ha chiesto la collaborazione per coadiuvarla nell'opera di sensibilizzazione delle strutture. Sono ancora troppe, infatti, le strutture ricettive che utilizzano come sistema di trasmissione il fax, talvolta senza nemmeno specificare se in conseguenza di un impedimento del sistema telematico”. 

In caso infatti di mancato collegamento al web e quindi di impossibilità di invio telematico delle schedine, la questura sottolinea come la procedura preveda obbligatoriamente una preventiva telefonata al numero 050583511 (attivo 24 ore 24) in cui vengono registrati gli estremi della struttura, a seguito della quale è possibile ottemperare tramite posta elettronica certificata (Pec).

Solo in caso di impedimento anche a trasmettere le schedine tramite via Pec è consentito in via assolutamente eccezionale l'invio tramite fax, ma la telefonata di segnalazione è comunque obbligatoria; telefonata che secondo la questura troppo spesso viene omessa. 

“Faremo opera di informazione presso le nostre strutture – conclude Romoli – e comunque restiamo a disposizione dei soci per informazioni o per l'apertura della Pec”.