Le opposizioni chiedono le dimissioni di Deidda

SANTA CROCE SULL'ARNO — "Ciò che è accaduto e che sta accadendo è un qualcosa di mai visto fino ad ora nella storia repubblicana del nostro comune, soprattutto per le accuse che pendono sulla testa del nostro primo cittadino.Chiediamo quindi a Giulia Deidda, prima da cittadini che da consiglieri comunali ed esponenti di partito, di non anteporre la propria carriera politica al bene comune, di fare un passo indietro per la quiete della collettività Santacrocese e di rassegnare fin da ora le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco.Ci auguriamo che questo nostro appello venga accolto, altrimenti ci vedremo costretti a chiedere la sfiducia del Sindaco perseguendo i canali istituzionali consentiti."

Lo dicono in una nota congiunta tutti i consiglieri di opposizione del Comune di Santa Croce in riferimento all'indagine ( vedi articoli correlati ) che coinvolge anche la sindaca Giulia Deidda.

"Ci auguriamo - sostengono Alessandro Lambertucci, Marco Rusconi, Benedetta Cicala e Valentina Fanella-Gruppo Consiliare “Per un’altra Santa Croce”.Vincenzo Oliveri-Gruppo Consiliare “Asma 2.1”Roberto Giannoni-Coordinatore Comunale “Forza Italia” che Giulia Deidda possa dimostrare la sua estraneità rispetto alle accuse", ma "In questa fase Santa Croce ha bisogno di una guida sicura e trasparente, sulla quale non gravino ombre inquietanti e che non sia sottoposta quotidianamente al giogo mediatico e purtroppo, in questo momento, il nostro Sindaco in carica non può garantirci tutto ciò."

Moltissime le reazioni alla vicenda: “Sono e resto garantista e mi auguro che i politici coinvolti possano dimostrare la propria estraneità ad una vicenda orrenda. E’ necessario, però, tutelare e preservare un’intera comunità ed uno dei distretti economici più importanti d’Italia, per questo condivido la richiesta di dimissioni del Sindaco di Santa Croce avanzata da tutte le forze di opposizione santacrocesi” chiede il consigliere regionale di FdI Diego Petrucci.

Di "Scelte politiche disastrose, ben lontane da qualunque concezione anche pallida di sinistra, trasparente, o di sostegno a politiche ambientali", ha parlato Rifondazione Comunista della zona del Cuoio.

"Speriamo che gli eventuali colpevoli siano puniti con pene esemplari, perchè il nostro territorio è afflitto da una forte crisi economica e simili fatti rischiano solo di danneggiare lavoratori e cittadini", dice l'Unione Inquilini Valdarno inferiore, mentre il comitato "Cambiamenti" di San Miniato chiede "Una riflessione seria sul rapporto tra i poteri pubblici e il nostro sistema produttivo e sulla necessità di reimpostare il rapporto tra sviluppo e ambiente."

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