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Cultura venerdì 04 febbraio 2022 ore 16:20

Il Giorno del ricordo in una mostra e a teatro

Santa Croce sull'Arno vista dall'alto
Foto di: Piero Frassi

L'amministrazione comunale ha organizzato alcuni eventi per celebrare il ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata



SANTA CROCE SULL'ARNO — Anche quest'anno, il Comune di Santa Croce celebra il Giorno del ricordo, istituito per ricordare i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Insieme al Tavolo della memoria, costituito dalle associazioni del territorio, sono state infatti organizzate delle iniziative dedicate a questa ricorrenza.

"Anche quest’anno purtroppo non abbiamo potuto portare avanti il programma che, come Tavolo della memoria, ci eravamo prefissati, ossia una serie di incontri di approfondimento storico - ha spiegato l'assessora alla Memoria Elisa Bertelli - abbiamo pensato comunque a un momento celebrativo, in grado di favorire una riflessione collettiva e personale sull’argomento".


Alla biblioteca comunale "Adrio Puccini" verrà allestita una vetrina di pubblicazioni che trattano gli argomenti dell’esodo, delle foibe e la storia del confine orientale. Inoltre, da lunedì 7 a sabato 12 Febbraio, verrà allestita la mostra “Le tragedie del confine orientale”, realizzata dalla Fondazione Memoria della deportazione.

Mercoledì 9 Febbraio alle 21, invece, è previsto al Teatro comunale uno spettacolo di e con Carlo Colombo, “Mili muoi - L’esodo dei miei”. Un racconto molto personale che l’autore e protagonista, figlio di profughi giuliano-dalmati, ha deciso di portare in scena, ricostruendo, attraverso l’esperienza diretta dei suoi parenti, le storie drammatiche di fughe via mare e via terra.

"Il 10 Febbraio è diventato parte integrante delle nostre riflessioni sulla memoria storica. Il programma di quest’anno prevede l’allestimento di una mostra che è stata pensata negli spazi aperti della biblioteca comunale, proprio perché potesse essere fruita liberamente da tutti - ha concluso la sindaca Giulia Deidda - per le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, non abbiamo potuto lavorare direttamente con le classi, ma abbiamo pensato ad un’attività serale alla quale possono partecipare sia gli adulti, sia le ragazze e i ragazzi con le loro famiglie".


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