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Attualità giovedì 29 dicembre 2016 ore 17:00
Quasi 6 milioni per le opere pubbliche
Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2017. Nessun aumento di tariffe e abbattimento del debito
SAN MINIATO — Anche per il 2017, il Comune di San Miniato ha scelto di non istituire né l’imposta di scopo, né quella di soggiorno. Vi sono poi oltre 5,8 milioni di euro destinati a opere pubbliche e interventi di manutenzione straordinaria sul territorio, in parte a completamento di interventi già avviati, in parte destinati alla realizzazione di nuovi interventi sul territorio in materia di sicurezza e edilizia scolastica.
Positivo il quadro esposto dal sindaco Vittorio Gabbanini che ha illustrato nel dettaglio il bilancio di previsione, per un totale di 33,5 milioni di euro.
Per il nuovo anno resta invariata la destinazione delle risorse e viene garantito il mantenimento del livello attuale dei servizi educativi e scolastici, sociali, la tutela degli edifici pubblici e del territorio, gli interventi in campo culturale, turistico ed associativo.
Per quanto riguarda la Tari, vengono confermate agevolazioni e riduzioni esistenti, mentre la parte tariffaria sarà approvata entro il 28 febbraio 2017.
“La parte corrente del bilancio (22.651.165 euro), tenendo conto del fatto che non vengono applicate l’imposta di scopo e la tassa di soggiorno, viene invece destinata a servizi scolastici, servizi sociali, trasporti, manutenzioni e utenze – precisa ancora il sindaco - sui servizi a domanda individuale abbiamo mantenuto alti i livelli del tasso di copertura percentuale a carico dell’Ente”.
“Siamo tra i pochi Comuni a chiudere il bilancio di previsione entro l’anno in corso, come previsto dalla legge, segnale del buono stato di salute in cui si trova il nostro Ente - spiega ancora il sindaco -. Avere un bilancio sano vuol dire anche avere la possibilità di nuove assunzioni per far fronte alle difficoltà dovute a pensionamenti e cessazioni, nel rispetto della normativa in vigore. Per l’anno 2017 prosegue inoltre l’abbattimento del debito pregresso, permettendoci di confermare servizi e non aumentare tariffe. La riduzione del capitale da rimborsare è drastica: nel 2009 era di oltre 21 milioni di euro, alla fine del 2017 saremo sotto i 6 milioni".
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