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Lavoro martedì 13 aprile 2021 ore 11:11

Il grido d'aiuto del commercio, "Fateci lavorare"

I presidenti dei Centri commerciali naturali: "Le micro zone rosse non servono se i clienti vanno a fare acquisti nelle zone arancioni"



SAN MINIATO — "Siamo stanchi, fateci lavorare". E' il grido d'aiuto che arriva dai Centri Commerciali naturali del Cuoio.

Ieri i presidenti dei Ccn si sono riuniti a Ponte a Egola. Presenti Laura Bilanceri del Ccn di Santa Croce, Benedetta Pantani del Ccn Fucecchio, Pierfranco Speranza del Ccn San Miniato Basso, Benito Muscolo del Ccn Egola, Bernardo Carannante del Ccn di San Romano, Edi Gori del Ccn Centro Storico di San Miniato e  Gilberto Giovacchini dell'associazione Noi di Viale Italia di Castelfranco.

Le istanze di più di cento commercianti sono state scritte su carta per chiedere un incontro con il presidente della Regione Eugenio Giani.

"Le istanze sono le stesse di settimane e mesi fa- si legge in una nota a firma dei presidenti dei Ccn- Nei negozi di vicinato non ci si contagia se ci sono le restrizioni necessarie, per cui la richiesta è quella di tornare a lavorare".

L'istituzione delle micro zone rosse, secondo gli esercenti, ha peggiorato la situazione per i negozianti. "Chi non può comprare nel proprio comune o andare dal proprio parrucchiere o estetista, si sposta nei territori di confine, dove sussiste la zona arancione - sottolineano i presidenti- Non possiamo aspettare sabato prossimo quando forse la zona rossa finirà secondo l'annuncio di Giani, rischia di essere comunque troppo tardi. I Ccn sono disponibili a collaborare con le istituzioni ma chiedono rispetto per il loro lavoro, serve un compromesso per non far morire molte attività. Il lavoro è progettualità, cosa che non è stata vista in queste settimane. I commercianti vengono a sapere solo il giorno prima quale sarà la loro riapertura. Questo vuol dire non avere rispetto nei confronti di chi lavora. Per questi motivi viene chiesto un tavolo di confronto urgente con il presidente Giani, dove i rappresentanti delle attività, ormai stremate, possano fare presenti le loro istanze".


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