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Cronaca venerdì 04 luglio 2014 ore 17:06

"Fanghi che diventano energia, quali sono i pericoli?"

Comunisti Uniti-Sinistra San Miniato avanzano domande aperte al presidente di Cuoiodepur e al sindaco per capire quali rischi corrono i cittadini



SAN MINIATO — Sollevano un po' di polemica le recenti dichiarazioni del presidente del Consorzio Cuoiodepur, Michele Matteoli, secondo il quale l’anno prossimo dovrebbe concludersi la sperimentazione di un processo di trasformazione dei fanghi conciari in energia, convertendo la sostanza organica in combustibile (in pellets da vendere sul mercato). Il presidente ha dichiarato che la fase di sperimentazione in laboratorio è già terminata e si è passati alla sperimentazione in un impianto pilota. "Da quelle poche dichiarazioni non si capisce in che modo i fanghi si trasformeranno in energia, e se il passo seguente sarà la loro combustione o meno". Vanno all'attacco i Comunisti Uniti-Sinistra per San Miniato, chiedendo di avere delucidazioni su quanto accaduto.

"L’introduzione di questa tecnica ha lo stesso scopo che ha animato il progetto del 'tubone', ovvero abbassare i costi della depurazione dei fanghi industriali consentendo un margine di profitto maggiore agli industriali del settore conciario - dichiarano -. Ma in un territorio martoriato da malattie legate all’inquinamento e da enormi carichi inquinanti, la notizia di un ulteriore pericolo potenziale di questo genere ci fa sorgere alcune domande".

Domande che Giorgi rivolge al presidente e poi anche al sindaco, Vittorio Gabbanini, in qualità di legale rappresentante della salute dei cittadini. "Vorremmo sapere chi ha effettuato la sperimentazione fino ad oggi e qual è la validità scientifica degli esperimenti condotti - proseguono -. Quale organismo scientifico terzo (ovvero non legato al consorzio Cuoiodepur o a politici locali) ha fatto le verifiche sulla validità degli esperimenti fatti sinora e infine vorremmo anche sapere se sono state richieste autorizzazioni per la realizzazione di questi esperimenti e a chi".

"Avremmo gradito che la popolazione fosse stata informata prima sui dettagli di questa sperimentazione, senza dover attendere una generica informativa fatta dal presidente del Consorzio all’indomani delle elezioni - concludono -. Speriamo che queste informazioni, ed ogni altra utile alla verifica di eventuali rischi sanitari, vengano comunicate pubblicamente e nel dettaglio quanto prima, dall’amministrazione e dal presidente di Cuoiodepur: non c’è da dormirci sopra, l’allarme nella cittadinanza è già scattato".


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