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Politica venerdì 18 aprile 2014 ore 10:47

Ferraro (Ncd): "Il Pd sia cauto nel vantare le diversità della sinistra"

Roberto Ferraro - Ncd

Il presidente del circolo Ncd di San Miniato mal digerisce il resoconto della dirigenza del Pd sull'attività amministrativa degli ultimi 5 anni



SAN MINIATO — Dopo la presentazione della squadra a sostegno della candidatura del sindaco uscente, Vittorio Gabbanini, il Pd ha fatto un sintetico bilancio dell'attività amministrativa, resoconto che, però, non è rispondente al vero, secondo Roberto Ferraro, presidente del circolo Ncd San Miniato. Il consigliere, infatti, avanza qualche precisazione sulla dirigenza del Pd.

"Le difficoltà che il Comune ha avuto a far quadrare i conti non sono dipese solo dai tagli del Governo - scrive in una nota Ferraro -. Difficoltà sono derivate dall’enorme massa di debiti (mutui passivi) che il Municipio ha accumulato negli anni. All’inizio della legislatura (anno 2009) tali debiti ammontavano a circa 20 milioni di euro, che comportavano rate annuali di quasi tre milioni di euro, di cui un milione di soli interessi passivi. Per avere un'idea comparativa del fenomeno è sufficiente dire che l’importo dei mutui passivi era quasi pari all’ importo di tutte le entrate annuali - continua -. E’ vero che nell’attuale legislatura sono stati evitati ulteriori indebitamenti, ma è anche vero che i vari sindaci che si sono susseguiti alla guida del Comune sono sempre stati del Pd. Quindi se vi è stata una eredità negativa, questa è da ascrivere solo e sempre al Pd".

"I dirigenti del Pd hanno parlato di efficienza amministrativa nella gestione del Comune - continua Ferraro -. A tale proposito riportiamo alcuni brani della relazione della Corte dei Conti dopo aver preso visione dei rendiconti della gestione comunale: '… la presenza di residui attivi costituiti in anni precedenti il 2006, in misura considerevole… solleva dubbi sulla veridicità e attendibilità delle partite conservate nella gestione residui con ripercussioni negative sul risultato di amministrazione e in assenza di accantonamento al fondo svalutazione crediti… potenziale rischio per la tenuta degli equilibri di bilancio del Comune” . Certo, anche in questo caso si tratta di eredità negative di passate gestioni. Ma pur sempre ascrivibili al Pd".

"Sarebbe stato il caso che i dirigenti del Pd avessero ricordato che le difficoltà finanziarie che in questi cinque anni ha avuto il Comune di San Miniato sono ascrivibili, oltre che ai tagli del Governo, anche ad un contratto capestro stipulato nel 2005, più comunemente noto come project financig - prosegue Ferraro -. Un contratto che, in palese violazione della legge non è mai stato approvato dal consiglio comunale e che ad oggi è costato al Comune, per servizi pagati ma non ricevuti, circa 5 milioni di euro (opere come via Sasso e raddoppio del parcheggio del Cencione non realizzate, edificazione di case da locare a Roffia mai costruite, urbanizzazioni mai realizzate)".

"Se ai danni derivanti dal project financing si somma anche la mancata costruzione della farmacia comunale che al momento ha prodotto una perdita per il Comune di oltre 1 milione di euro poiché il Consorzio Etruria ha riscosso ma non ha realizzato l’edificio promesso, la perdita per le finanze comunali veleggia oltre i 6 milioni di euro - continua Ferraro -. Anche in questo caso si tratta di eredità negative di passate gestioni. Ma pur sempre ascrivibili al Pd. Poiché questo è il quadro completo della situazione amministrativa del Comune, i dirigenti del Pd dovrebbero essere un po’ più cauti nel vantare diversità che esistono solo nella loro fantasia".

"Se invece la decantata diversità della sinistra rispetto agli altri vuole fare riferimento ai fatti e alle circostanze che hanno riguardato la penosa vicenda della Commissione di indagine sul project financing – indagine prima approvata e poi negata dal Pd - siamo concordi con loro - conclude Ferraro -. I livelli di opacità politica e amministrativa evidenziati dalla sinistra samminiatese in questa circostanza non hanno riscontro probabilmente in nessun altro comune d’Italia".


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