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​Una ignobile confessione, per un costume che mi tormenta

di - mercoledì 02 settembre 2020 ore 07:00

Mai come in questo periodo televisione e social ci sommergono di appelli per la raccolta fondi. Praticamente per tutto: dalla ricerca scientifica alle calamità naturali che si susseguono nel mondo, dalla fame alla protezione civile. Una litania infinita e incessante.

Sotto gli occhi di tutti appaiono casi disperati di bimbi disabili e bambini stremati dalla sete e dalla fame; immagini che ti pugnalato al cuore. Ogni tanto sfreccia qualche gippone delle grandi multinazionali della solidarietà in quei deserti della miseria. Mi domando se questi colossi, vere industrie filantropiche, investono ingenti somme nella pubblicità o tutto è offerto dalla compassione dei canali nazionali e commerciali?

Ma queste organizzazioni, quante spese hanno per mantenere un apparato colossale? E delle opere realizzate e di quanto viene realmente destinato, perché non dicono nulla?

E mi domando ancora: la ricerca scientifica per la salute umana, ha un albo al quale accedono gli scienziati? Una nuova professione? Come vi si accede e che bilanci hanno? Non dovrebbero essere gli stati e le industrie farmaceutiche, grande e potente lobby dopo quelle delle armi, a finanziare questo tipo di ricerca? E poi dove vanno a finire questi fiumi di danaro? Immaginate per la ricerca del cancro… Siamo sempre alle chemioterapia, ma quanti al mondo possono averne accesso? Mi confesso, per la mente si affollano pensieri terribili, temo sempre la stessa perversa logica che il profitto si imponga sul bene della persona.

Parlano di brevetti sui farmaci a prezzi stratosferici, ma è umano speculare sulla vita? Con tutte le raccolte televisive per terremoti e calamità cosa è stato realizzato?

Ricordo la denuncia subito oscurata del sindaco di Amatrice che dichiarava di non aver visto nulla, dunque in quali tasche vanno a finire?

Mi chiedo se sia lecito trattenere l'80, 90% per la pubblicità, l'organizzazione e la gestione di questi carrozzoni? Si sono mai mostrati bilanci e opere realizzate?

Ho il sospetto che qualcuno ci guadagni, che non manchino complici e che molti facciano affari alla barba della ricerca, delle organizzazioni civili e dei miserabili … Anche le televisioni, se si facessero pagare profumatamente la pubblicità, come avevano chiesto a noi Shalom costretti a rinunciarvi per l'esosita' dei costi, sarebbero complici di questo andazzo.

Una ignobile confessione, per un costume che mi tormenta.


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