Attualità

Ventignano un mese e mezzo dopo

Molti sindaci del comprensorio del Cuoio hanno visitato la Casa di Ventignano e hanno osservato le potenzialità del Centro per ragazzi autistici

Grazie alla volontà di dare un futuro da adulti ai ragazzi della Casa di Ventignano  attraverso il lavoro, della direzione dell'Asl 11, della U.O. Salute Mentale, della Neuropsichiatria infantile e di tutto lo staff del Centro per ragazzi autistici, i sindaci Paolo Pomponi di Montaione, delegato al sociale dell'Unione dei Comuni dell'empolese valdelsa, Simona Rossetti di Cerreto Guidi, Giacomo Cucini di Certaldo e Vittorio Gabbanini di San Miniato, oltre al vice presidente della Regione Toscana e assessore al Sociale Stefania Saccardi, che sono venuti accompagnati dal sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, hanno potuto constatare il valore assoluto e la potenzialità della Casa di Ventignano e dello “Spazio Serra” in questo percorso.

I primi cittadini hanno visto i ragazzi attenti, dediti e contenti nello svolgere il loro lavoro attraverso il quale danno un senso alle proprie giornate.

La comunità di Ventignano sta dando un'opportunità forse unica a queste persone, l'opportunità di diventare adulti attraverso il lavoro, essendo felici in mezzo ad altre persone che rispettano quello che fanno e che ne riconoscono il ruolo.

Grazie alla lungimiranza della dirigenza della Asl 11 e all'attenzione degli amministratori del comprensorio e della Regione Toscana ora gli ospiti del Centro hanno tutte queste opportunità. 

"Tutto si svolge in un contesto sociale - spiegano i genitori dei ragazzi in una nota - che attraverso un sostegno continuo che in questo mese, dopo l'evento calamitoso del 10 novembre, si è concretizzato in una quantità di donazioni inimmaginabili. Tutto questo dimostra in maniera inequivocabile che tutti vogliamo che i nostri ragazzi abbiano queste opportunità: che possano avere un'opportunità di vita. I ragazzi, le persone autistiche hanno una grave disabilità della comunicazione. Molti di loro non parlano. Ma se ora potessero dire almeno una sola parola a tutti noi direbbero sicuramente: Grazie. Noi genitori vogliamo solo aggiungere Buon Natale".