Politica

"Sicurezza del territorio, in 10 anni nessun intervento"

L'opposizione attacca l'amministrazione e chiede maggiori investimenti per il futuro: "I cattivi rapporti con il volontariato penalizzano le famiglie"

Santa Maria a Monte dall'alto

"Serve un nuovo modello di cura e di sviluppo anche a partire dal nostro Comune". La consigliera comunale di Fare Insieme, Elisa Eugeni, insieme a Sinistra Plurale, dopo il nubifragio dello scorso 2 Novembre, hanno attaccato l'amministrazione, chiedendo maggiori investimenti nella sicurezza del territorio.

"Esprimiamo la nostra vicinanza alla popolazione e ringraziamo i volontari e tutti coloro che hanno lavorato con impegno e professionalità per risolvere i disagi - hanno spiegato - l’eccezionalità dell’evento impone un'ennesima riflessione sul tema del cambiamento climatico e sulla messa insicurezza del nostro territorio. Gli ultimi 10 anni della Giunta di centrodestra non sono stati adeguati in questo senso".

"Milioni sono stati spesi per opere faraoniche, in luoghi non adatti e poco fruibili, come la piazza di Santa Maria a Monte, il distretto sanitario e il recupero dell’ex scuola elementare a San Sebastiano - hanno specificato - negli stessi anni si è operato un sistematico smantellamento del servizio di manutenzione del Comune riducendo mezzi e operai. Il corpo della Polizia Municipale, poi, è ormai ridotto ai minimi termini".

Secondo Sinistra Plurale, inoltre, l'amministrazione sarebbe in cattivi rapporti con le associazioni di volontariato, determinando così un certo isolamento del Comune. "Le nostre famiglie sfollate o anche solo quelli che hanno avuto gravi danni, non hanno avuto un adeguato supporto - hanno aggiunto - chi ha dovuto svuotare garage e seminterrati invasi dal fango con impianti elettrici saltati ha dovuto far affidamento soltanto sulle proprie risorse".

Per prepararsi ad affrontare al meglio questo tipo di eventi è necessario un cambiamento rispetto all'ultimo decennio di amministrazione - hanno concluso - auspichiamo che venga varata una misura di sostegno anche da parte del Comune, da affiancare ai futuri fondi regionali e nazionali. Nel frattempo, chiediamo una nuova politica basata sulla cura costante del territorio, con una continua messa in sicurezza dei punti più fragili e a rischio".