Lavoro

Ristori, scattano i licenziamenti

Mancato accordo fra i sindacati e l'azienda. I dirigenti si sono rifiutati di allungare il contratto di solidarietà. I sindacati annunciano battaglia

Una protesta davanti alla Ristori

Ieri doveva essere il giorno fatidico, quello in cui si decretavano le sorti dei 54 operai delle Officine Ristori a rischio licenziamento. E così è stato. Ma quella che è venuta a galla è una verità amara che getta sindacati e lavoratori nello sconcerto: l'azienda si è rifiutata di partecipare all'incontro in programma all'Unione Industriale pisana, preferendo affidare il responso a una mail nel quale si comunicava l'intenzione di non accettare la proposta dei sindacati.

Così, per 48 lavoratori la messa in mobilità è pressoché garantita. Un duro colpo per il comparto metalmeccanico della Valdera, sopraggiunto in prossimità delle feste natalizie. Uno schiaffo che i sindacati non si dicono disposti ad accettare e per questo intendono muovere battaglia: "Ci sentiamo presi in giro - sbotta Stefano Benvenuti di Fiom - per questo ci stiamo recando in prefettura, sperando che il prefetto riesca a mediare far le parti".

Una soluzione, per il sindacalista, si dovrà trovare. Perché il rischio concreto è quello di un aumento della tensione fino ai livelli di guardia: "Anche le istituzioni dovranno darci una mano, in Regione è attivo un tavolo di crisi. Speriamo di ottenere delle risposte già in serata".