Politica

Urbanistica: "Un regolamento ad hoc per i privati"

La denuncia di Immagina San Miniato, sul nuovo regolamento. Cavallini: "Gli interventi devono essere fatti nel bene della collettività"

E' un percorso chiaro e conciso quello che Laura Cavallini ha presentato questa mattina durante la conferenza stampa svoltasi nella sede di Immagina San Miniato a Ponte a Egola. Al centro dell'incontro il nuovo regolamento urbanistico e  le varianti approvate dall'amministrazione comunale. 

L'incontro che doveva inizialmente svolgersi presso la sala adibita ai singoli gruppi consiliari, diritto peraltro negato dalla giunta, è servito a rendere pubbliche le osservazioni di Immagina San Miniato in merito alla questione sopracitata. 

"La vecchia amministrazione - dice Laura Cavallini - lamentava alcune lacune del vecchio ordinamento urbanistico con la promessa che il nuovo avrebbe sopperito a queste considerazioni, ma ad oggi questo non sembra ed è per questo che siamo la prima forza politica dell'opposizione a fare delle osservazioni". 

Quattro sono i punti affrontati dalla consigliera, completi di proposte di modifica con l'obiettivo di riqualificare aree abbandonate già esistenti e valorizzare il territorio.

Per il centro storico è prevista la riqualificazione di Piazza del Popolo, "è una soluzione che risponde solo all'esigenze di alcuni privati - dice la consigliera Cavallini - non è il modo giusto per rilanciare il turismo e il centro". 

Nel regolamento è previsto anche un allargamento dell'area commerciale di San Miniato Basso, nei terreni vicini alla Coop."Oltre ad aumentare l'occupazione di nuovo suolo pubblico - dice la Cavallini - andiamo ad intaccare le attività commerciali dei piccoli negozi". Immagina San Miniato propone invece di investire sulle strutture già esistenti soprattutto nella zona di Ponte a Egola e San Miniato Basso per favorire uno sviluppo economico più armonioso e un minor inquinamento ambientale. 

Ultimo punto affrontato e non meno importante è la questione dell'ex Icla, un'azienda di Ponte a Egola di prodotti chimici ferma dal 2012, il cui capannone è oggi occupato da un’altra ditta, la M3, legata alla produzione di espansi poliuretani flessibili. "Era stata prevista la messa in sicurezza dell'area - continua la Cavallini - ma l'amministrazione non ha ancora comunicato né i tempi né i tempi né i modi". 

"Il futuro di San Miniato, che è una città piena di eccellenze e risorse, deve essere pianificato nell'interesse della collettività e - conclude Laura Cavallini - ci impegneremo in consiglio comunale affinché certi principi siano rispettati".