Politica

Urbanistica, Cavallini: "Il nuovo piano andava fatto con calma, non a ridosso delle elezioni"

La lista Immagina S.Miniato attacca l'amministrazione sul nuovo regolamento: "nessuna partecipazione, si vuole solo continuare ad avere il potere"

Laura Cavallini, lista Immagina San Miniato

La lista Immagina San Miniato, che candida a sindaco Laura Cavallini, capogruppo di Sel in consiglio comunale, sferra un duro attacco alla politica urbanistica dell'amministrazione Gabbanini.
"Sindaco e giunta hanno organizzato tre incontri con i cittadini per presentare il secondo adeguamento del regolamento urbanistico, dal titolo: 'Costruiamo insieme il nostro futuro' - scrive in una nota la candidata a sindaco -. Insieme a chi? Vista la scarsa presenza dei cittadini ai primi due incontri, ci sembra che l’evento in realtà sia stato una solenne bocciatura".

"Il nuovo regolamento urbanistico si fonda su 236 contributi di cittadini sui quali l’amministrazione ha impostato la revisione, unitamente a quanto non realizzato dal precedente regolamento - prosegue ancora la Cavallini -. Sulla carta potrebbe funzionare se si tornasse al periodo pre-crisi nel quale l’edilizia faceva affari da gigante. Con la crisi attuale si rischia di non toccare niente dell’esistente e lasciare in stato di abbandono gran parte del territorio. E’ mancata una visione ragionata dell’amministrazione, un progetto a monte da presentare e discutere prima con i cittadini. Un’idea di futuro su cui l’amministrazione stessa avrebbe dovuto individuare proprie priorità di intervento indipendentemente dall’operato dei privati".

L'attacco è mirato soprattutto all'ampliamento commerciale della grande distribuzione, investimento che andrà a discapito, secondo la candidata Cavallini, della piccola distribuzione. "Un esempio tra i tanti è l’ulteriore consumo di territorio in favore di ampliamenti commerciali per la grande distribuzione - si legge ancora nela nota -. L’amministrazione si è basata, per questo, soltanto sulla richiesta di privati e non sulla verifica dell’aumento o meno della popolazione, della situazione economica e dei consumi e, soprattutto, è risultata assente l’idea che in questo momento sarebbe necessario privilegiare la piccola distribuzione nei confronti della grande. Lo stesso potremmo dire riguardo ai temi della viabilità e all’uso dei mezzi nei centri abitati".

"Il nuovo regolamento, atto dovuto, poteva svilupparsi con un percorso diverso, approvato con calma e non a ridosso di elezioni - conclude -. Perché questa fretta? Perché chi detiene il potere non ha bisogno di partecipazione, ma solo di continuare a gestire il potere. In questa logica diventa difficile, se non impossibile, la nascita di alternative concrete, incentrate sul diritto che ognuno ha di vivere ed essere responsabile di un territorio a misura di uomo, di donna, di bambino. Continuare a credere che il cambiamento, anche a San Miniato, è possibile è la scommessa sul futuro che non soccombe agli interessi del quotidiano".