Lavoro

Un tavolo per salvare il Ciz

Il Centro zootecnico rischia di chiudere. Ieri un sit in di protesta degli impiegati. Il sindaco Gabbanini pronto a trattare con azienda e sindacati

15 anni fa passò alla storia per aver clonato un Toro, che fu poi considerato uno dei migliori esemplari da riproduzione. Oggi, dopo un lento declino, il Ciz di San Miniato -  Centro per l’incremento zootecnico - è a un passo dalla chiusura definitiva. La stalla ospita ancora 100 tori, ma gli animali potrebbero essere trasferiti a momenti e la cosa segnerebbe il tramonto definitivo di una storica attività.

Nella giornata di ieri i dipendenti si sono riuniti davanti ai cancelli dell'attività in un sit in di protesta. A esprimere la sua solidarietà c'era anche il sindaco Vittorio Gabbanini, che si è detto disponibile ad aprire un tavolo fra istituzioni, vertici aziendali e sindacato. La data non è ancora stata fissata, ma forse un primo confronto tra le parti si terrà già la prossima settimana.

Nato nel 1947, specializzato nella selezione del seme per i bovini da latte, il Ciz è stato gestito dall'associazione italiana allevatori (Aia) e poi, nel 2013, è entrato a far parte del gruppo Inseme spa, con sede a Modena. La produzione del gruppo di sta spostando a nord e una serie di tagli, dovuti alla crisi, ha colpito soprattutto il Centro di San Miniato.

Quando le cose andavano bene si contavano circa 30 dipendenti. Con la crisi sono scesi a sei. Le notizie delle ultime ore annunciano l'ultima raffica di licenziamenti, già annunciati dal rappresentante sindacale e sembrano esserci ormai poche speranze di salvare quella che è stata un'eccellenza a livello nazionale.