Lavoro

Un nuovo polo commerciale a San Miniato Basso

Una superficie di 20mila metri quadri riservata alla Coop e non solo. In progetto un albergo, un distributore e degli uffici

"L’area destinata a Polo commerciale che sorgerà a San Miniato Basso, non sarà esclusivamente riservata a negozi, ma avrà anche altre funzioni complementari”. L’architetto Nino Bova, dirigente del settore Urbanistica del Comune di San Miniato, illustra quali finalità e tipologie avrà questo importante progetto. “Si tratta di un’ampia area libera di completamento urbano, in prossimità dell’accesso alla superstrada Fi-Pi-Li, di proprietà privata e destinata a polo commerciale, con una capacità insediativa di 20mila metri quadrati di superficie – fa sapere il dirigente -. Unicoop Firenze, che ha già un punto vendita di 1.500 metri quadrati nella vicina via Aporti ma che lamenta da anni spazi interni inadeguati e parcheggio esterno insufficiente, ha scelto una porzione di quello spazio per realizzarvi un nuovo supermercato che prevede 3mila metri quadrati di superficie di vendita e 2mila di magazzino. I restanti 15mila metri quadrati di previsione urbanistica saranno ripartiti tra altri spazi commerciali, un albergo, edifici direzionali per uffici e servizi alla persona e un distributore”. Rispetto al regolamento urbanistico del 2008, il piano recentemente adottato dall’amministrazione comunale ha dimezzato le previsioni insediative da 40mila a 20mila metri quadrati, e aumentato gli standard urbanistici. 

“Sono previsti, infatti, oltre ai parcheggi privati, secondo i parametri previsti dalla legge, ulteriori spazi: 22mila metri quadrati di parcheggio privato a servizio delle attività commerciali, 12.150 metri quadrati di parcheggio pubblico, 8.400 metri quadrati di verde pubblico e una piazza pubblica di 3.800 metri quadrati, il tutto a servizio della cittadinanza – prosegue il dirigente -. Per la definitiva approvazione dello strumento urbanistico è necessaria una verifica a livello sovracomunale della sostenibilità della previsione, in relazione alle infrastrutture esistenti, e l’esame delle osservazioni pervenute – e conclude -. Questa previsione costituisce un adeguamento dell’offerta commerciale locale alle esigenze della cittadinanza che, ormai, in larga parte si rivolge abitualmente verso i centri più strutturati di Empoli e Pontedera”.