Giovedì 15 alle 10 va in scena “Diario di una deportazione” spettacolo realizzato dall’associazione culturale Teatrino dei Fondi, in memoria del calvario di Italo Geloni e di tutte le vittime dell’Olocausto.
Nato su iniziativa della presidenza del consiglio comunale di San Miniato e diretto ed interpretato da Enrico Falaschi con il supporto di video ed immagini curate da Angelo Italiano e Cristiano Minelli, lo spettacolo chiude la decima stagione del Teatro comunale Quaranthana.
Il bilancio delle attività del Teatro comunale di San Miniato anche quest’anno è altamente positivo: 38 spettacoli programmati per un totale di 54 recite, delle quali 14 per la stagione di prosa, 16 in matinée dedicate alle scuole, 8 domeniche per le famiglie, 4 serate musicali, 9 all’interno del festival Contemporanei Scenari ed altre iniziative sparse nel corso della stagione hanno portato a frequentare il Quaranthana, nonché l’auditorium San Martino e la Sala del Bastione nel centro storico di San Miniato, con oltre 4.200 presenze.
Il lavoro del direttore artistico Enrico Falaschi, a cui sono state affidate le redini del teatro nell’ottobre del 2009 dai soci dell’associazione culturale Teatrino dei Fondi, ha portato il Quaranthana a raggiungere risultati sicuramente inaspettati, in anni per altro segnati dalla crisi e dalla contrazione delle risorse pubbliche.
Nell’ultimo quinquennio, infatti, le presenze del Quaranthana sono state circa 15.500 tra adulti e bambini, 210 spettacoli presentati, ben 850 le giornate in cui il teatro è stato aperto al pubblico e circa 1.800 le ore di attività laboratoriale svolte al suo interno con oltre 200 partecipanti.
Numeri straordinari a cui si aggiunge un ottimo livello qualitatitivo medio delle proposte con punte di eccellenza come nel caso dei vari Ascanio Celestini, Marco Baliani, Alessandro Benvenuti, Tiziano Scarpa, Isabella Ragonese, i Marlene Kunz e tanti altri che sono stati ospiti del Quaranthana negli ultime cinque stagioni.
Un progetto di valore quello messo in campo dall’associazione culturale Teatrino dei Fondi e dal Comune di San Miniato che è valso anche un importante riconoscimento da parte della Regione Toscana per il triennio 2013-15 e che per il futuro si propone di essere riconosciuto anche dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali.