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Pedaggio tir in Fipili, nuovo no degli autotrasportatori

Le categorie rinnovano la loro contrarietà nell'apprendere che la giunta ha approvat la delibera alla proposta di legge istitutiva di Toscana Strade

No degli autotrasportatori al pagamento di un pedaggio per i tir sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno: la posizione nuova non è, ma le categorie la ribadiscono adesso perché è ora che la giunta regionale ha approvato la delibera con la proposta di legge istitutiva di Toscana Strade, la società che gestirà l'infrastruttura, ed è in essa che risiede la trasformazione del pedaggio da prospettiva a realtà.

Certo ora la palla passa al Consiglio regionale, ma intanto Cna Fita Toscana e Confartigianato Trasporti Toscana ribadiscono il loro no a una voce sola: "Le due associazioni ribadiscono la contrarietà a che sia una categoria economica a finanziare l’infrastruttura", recita una nota che annuncia un "percorso per opporci al pagamento da parte dei mezzi pesanti del pedaggio sulla Fi-Pi-Li". 

"Dopo la manifestazione dello scorso Aprile - dettaglia Michele Santoni, presidente di Cna Fita Toscana - dopo l’appoggio di Cna Fita Nazionale e dopo la segnalazione all’Autorità Garante per la Concorrenza il cui pronunciamento potrebbe essere significativo, continueremo il dialogo con il Consiglio, questa volta nelle competenti commissioni consiliari, per ribadire nuovamente la nostra contrarietà ad una misura discriminante e fortemente penalizzante per la nostra categoria”.

Per Roberto Tegas, presidente di Confartigianato Trasporti Toscana, è necessaria "una nuova fase di confronto costruttivo e soprattutto leale sul futuro di un’arteria essenziale che collega importanti città, interporti, aree industriali e commerciali". 

"A noi non piace essere quelli che dicono sempre no - conclude Tegas - ma per valutare meglio vorremmo innanzitutto conoscere i dati emersi dallo studio commissionato dalla Regione Toscana sulla fattibilità dell’introduzione del pedaggio per i mezzi pesanti. Chiediamo di essere ascoltati perché temiamo aumenti dei costi e sprechi in caso di sovrapposizione di competenze con le Province”.