Politica

Tancredi tende la mano alla Deidda: "Uniamo gli sforzi, presentiamoci alla gente insieme"

Colpo di scena alle primarie del Pd a Santa Croce. Chiesto un faccia a faccia alla presentazione a Staffoli

Patrik Tancredi

"Ho aspettato che anche Giulia presentasse il suo programma alla cittadinanza per fare una valutazione conclusiva e lanciare una proposta - scrive in una nota Patrik Tancredi, candidato alle primarie del Pd di Santa Croce -. Complici le evoluzioni del quadro nazionale e le straordinarie performance del segretario Matteo Renzi alle ultime elezioni primarie, le comunità locali si trovano oggi a dover fare i conti con una realtà in forte cambiamento. Questa aria di rinnovamento, il cui unico attore è il Pd, ha come obiettivo principale quello di ristabilire i contatti con il cittadino e la propria base elettorale. Riavvicinare, cioè, la gente alla politica e a fare politica".

"Purtroppo a Santa Croce il Pd negli ultimi anni ha perso progressivamente consensi per colpa di errori dovuti ad una gestione dettata da sterili tatticismi, piuttosto che da prospettive programmatiche di lungo periodo - prosegue -. Senza pensare alle gravi conseguenze che questo atteggiamento rischia ancora oggi di provocare. Come si può pretendere di portare la gente a votare se gli esempi proposti sono quelli di un candidato, che prima decide di concorrere e poi di ritrattare. Oppure di presentarsi come primarie di coalizione, sebbene di coalizione non si tratti, visto che nessun altro candidato, al di fuori del Pd, partecipa alla competizione? Oggi il Pd di Santa Croce si trova prigioniero della sua stessa autoreferenzialità, fermo a guardare dalla finestra il mondo che cambia".

"E' preciso dovere di chi concorre fare in modo, che l'esperienza delle primarie diventi un elemento di valore per il partito e restituisca nella coscienza delle persone l'idea della buona politica - continua Tancredi -. E' bene che la gente conosca le idee, che si nascondono dietro i volti di coloro che oggi si candidano a diventare primi cittadini di Santa Croce. Io e Giulia, seppur divisi da un modo diverso di vedere il mondo, siamo entrambi giovani ed apparteniamo con orgoglio al più grande partito italiano; ben consci della sua storia e del suo importante percorso evolutivo. Vorrei che in questa tornata elettorale unissimo gli sforzi per presentarci alla gente insieme, congiungendo le nostre due agende di appuntamenti, per dimostrare una volta per tutte che il cambiamento, in cui entrambi crediamo, è prima di tutto quello di partecipazione democratica alla costruzione della Santa Croce che sarà".

"Andrò fra qualche giorno a Staffoli ad incontrare le persone per illustrare i punti del mio programma - conclude -. Se Giulia decidesse di partecipare, illustrando i suoi, sarebbe un primo importante passo in questo senso. Ed il cambiamento sarebbe davvero a portata di mano".