All'interno del Pd di Santa Croce si respira un'aria tesa e faziosa. Questa mattina Patrik Tancredi ha tenuto un incontro nella sede del suo comitato, in corso Mazzini per spiegare la sua posizione e quella del comitato riguardo alle irregolarità presunte che sarebbero accadute durante le primarie del 9 marzo.
"Durante l'ultima assemblea del Pd di Santa Croce (martedì 11 marzo) - spiega Tancredi - abbiamo presentato un documento al partito in cui io e il mio comitato, in rappresentanza di una parte dell'elettorato, chiediamo l'espulsione di coloro che si sono colpevoli di irregolarità durante le primarie del 9 marzo". Il candidato renziano ha dato un ultimatum al partito: se entro venerdì 14 marzo non riceverà nessuna risposta sulle richieste fatte, il comitato e tutti i sostenitori di Tancredi ritireranno l'iscrizione al partito, decisione presa all'unanimità.
Lunedì 17 marzo Tancredi presenterà un esposto al collegio di garanzia del Pd provinciale con documentazione fotografica e audio a sostegno delle sue accuse. "Sono sorpreso dal documento congiunto firmato dal segretario provinciale e dal segretario di circolo - spiega Tancredi - che hanno già dato sentenza senza verificare i fatti avvenuti". Tancredi e il suo comitato chiedono al partito democratico, chiarezza, trasparenza e democrazia. "E' nell'interesse del partito fare chiarezza - dice il renziano - perché rischia di perdere credibilità, se così non fosse faremo le nostre dovute valutazioni".
Tancredi ci tiene a chiarire una volta per tutte i fatti avvenuti domenica 9 marzo. "Ho ricevuto telefonate insistenti dai cittadini di Santa Croce - dice il candidato renziano- in cui mi comunicavano delle irregolarità di voto. Alle 11 della mattina ho fatto una segnalazione al presidente del seggio elettorale e al segretario del partito e solo alle 13 ho presentato denuncia ai carabinieri. L'esposto presentato - conclude Tancredi - non è rivolto ai cittadini stranieri, facendo una distinzione di etnia, ma a tutti i cittadini santacrocesi colpevoli di atteggiamenti irregolari durante le primarie".