Attualità

Sversamenti Usciana, Unione Inquilini ai comuni

La sezione Valdarno Inferiore scrive ai sindaci in merito alla questione mettendo in risalto alcune problematiche

Dopo aver appreso dai giornali che l'8 gennaio 2015 si terrà la prima udienza contro i presunti responsabili degli sversamenti in Usciana, l'Unione Inquilini Pisa, sezione Valdarno Inferiore scrive una lettera aperta ai sindaci dei Comuni coinvolti per segnalare varie questioni a cui richiedono risposta. 

"Il vecchio sindaco Ciaponi aveva preannunciato la costituzione di parte civile del Comune di Santa Croce sull'Arno. Invece, ad oggi, da una breve verifica fatta sugli albi pretorii dei Comuni di Santa Croce sull'Arno, Castelfranco di Sotto e Santa Maria a Monte non sembra essere stato dato nessun incarico per la costituzione di parte di civile nel suddetto processo. Vogliamo ricordare a codesti sindaci che il termine ultimo per la costituzione di parte civile dovrebbe essere la prima udienza, cioè l'8 gennaio prossimo. Così, vogliamo sapere se avete intenzione di costituirvi in giudizio oppure no. La stessa domanda viene allargata ai sindaci di Santa Maria a Monte e Castelfranco di Sotto, visto che certamente simili ed eventuali sversamenti possono avere lambito anche i comuni a valle dell'impianto.

Oltretutto, come più volte da noi sostenuto non è stato forse opportuno limitare l'accertamento dell'incidenza sull'ambiente degli eventuali sversamenti ad un ente come l'Arpat. Infatti, dagli atti di indagine sembra che i campionamenti siano stati aggirati semplicemente con un cacciavite. Di conseguenza, vista l'esistenza di Università, agenzie o società specializzate sarebbe stato più opportuno dare incarico ad un soggetto terzo l'accertamento della stato di salute del canale Usciana. Non solo, senza voler accusare nessuno, sarebbe stato anche opportuno dare una incarico ad un soggetto specializzato di accertare se i controlli ed i campionamenti svolti negli anni fossero stati svolti con adeguate norme di sicurezza. Infatti, reputiamo che controlli o campionamenti che possano essere aggirati con un semplice cacciavite dovrebbero quanto meno indurre un sindaco a chiedere ad un ente terzo specializzato un accertamento approfondito sulla sicurezza dei sistemi di campionamento dall'eventuale tentativo di manipolazione da parte di estranei.

Invece, ad oggi, l'approfondimento di Arpat, senza niente insinuare, ha permesso la creazione quasi di una “prova precostituita” che gli imputati del suddetto processo potranno usare per discolparsi dall'eventuale attribuzione di un danno ambientale. 

Non solo, detto tutto questo vogliamo comprendere se è intenzione di codesti sindaci dare mandato ad un ente terzo ed imparziale per approfondire lo stato di salute del canale Usciana e quanto possa esso essere stato danneggiato dagli eventuali sversamenti abusivi. 

Invece, al Sindaco di Fucecchio chiediamo direttamente, vista la sua costituzione di parte civile, se è intenzione richiedere nel processo una Consulenza Tecnica di Ufficio (ndr in parole semplici, una perizia del Tribunale) per approfondire lo stato di salute dell'Usciana e l'eventuale danno ambientale. In caso negativo, provocatoriamente non possiamo che chiedere cosa si costituirà a fare il Comune ? 

Vogliamo nuovamente ricordare che il termine per la costituzione di parte civile sembrerebbescadere l'8 gennaio prossimo".