Attualità

Shalom, viaggio umanitario in Togo

Una delegazione sanminiatese, don Cristiani e otto ragazzi volontari per verificare i progetti in fase di realizzazione, in ricordo di Giacomo Bandini

Sono partiti oggi 15 volontari del Movimento alla volta del Togo dove andranno a completare e verificare il progetto la Casa di Giacomo e Vanda ormai in via di ultimazione, l’inaugurazione ufficiale infatti è prevista per il mese di Ottobre. 

Dei 15 partecipanti ben 8 giovani sono della sezione Shalom di San Miniato. Sono stati proprio loro infatti che in ricordo dell’amico Giacomo in questi anni hanno lavorato raccogliendo fondi con i vari musical per il progetto in Africa. Prima Pinocchio, poi La Sirenetta e infine Aladin: la musica e la recitazione come strumento di aggregazione e di educazione, ma anche come potente arma di solidarietà. 

Gli 8 giovani sono solo una delegazione del nutrito gruppo che si è dato il nome “la Compagnia dello spettacolo” del Movimento Shalom. Ecco i nomi dei partecipanti: Marta Bandini, Edoardo Rossi, Martina Desideri, Bianca Ricci, Ester Arzilli, Viola Buti, Francesca Brotini, Erika Bagnoli; insieme a loro sono partiti il dott. Andrea Sansevero con la moglie Maria Grazia Lazzeri e il dott. Giovanni Ostuni che hanno come obiettivo quello di verificare la possibilità di realizzare una struttura sanitaria, Nuria Biuzzi e Cristian Gonnelli.

Il progetto ormai prossimo alla conclusione è stato realizzato grazie anche all’importante contributo di Unicoop tirreno e ha visto la realizzazione di un panificio pizzeria, una foresteria per i volontari e una scuola di formazione alberghiera . Questo centro che abbiamo chiamato la casa di Vanda e Giacomo, sarà anche un vero e proprio centro di ospitalità e di formazione sociale sorto in una zona con grandi possibilità turistiche, a poche centinaia di metri da un mare davvero bello.

Il viaggio sarà guidato da due figure carismatiche, come don Donato Agostinelli e don Andrea Cristiani, che porteranno i tanti giovani coinvolti a vedere il luogo dove la struttura intitolata a Vanda e Giacomo è giunta al termine, grazie alla progettazione di un giovane geometra, Isidore Amavi che, pur originario del Togo, ha imparato le tecniche di costruzioni proprio in Italia, utilizzando poi manodopera locale, con soddisfazione sua, ma anche dei finanziatori italiani.

La prima tappa in Togo, sarà a Lomé, la capitale, con la visita alla “Casa degli schiavi”, un struttura il cui nome ne racconta anche tutta la terribile vicenda. Già in questi primi giorni la delegazione italiana che risiederà presso la Casa di Vanda e Giacomo ( in modo spartano e austero poiché la struttura è ancora da ultimare e arredare), si dedicherà alla realizzazione di un grande murale che decorerà il centro raffigurando i volti di Giacomo e di Vanda.

I giorni fino al 14 agosto, data del rientro in Italia, si susseguiranno con un intenso programma di visita nei villaggi tradizionali del Togo, incontri con i giovani Shalom africani, passeggiate sull’oceano, visite a strutture sanitarie in vario modo gestite da Shalom, incontri con il Ministero della cultura e soprattutto preparazione spirituale a quello che sarà un importante momento comunitario, cioè la festa della domenica.