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"Servizio civile? Al Tar coi soldi pubblici"

Botta e risposta immediato tra Parrella e l'opposizione che attacca: "Invece di spenderli in avvocati si potrebbero investire per i senza lavoro"

"Su una cosa siamo d’accordo con il sindaco Parrella, in tutta questa vicenda a pagare non dovevano essere i ragazzi … ma lei. Se la deve prendere con se stessa se non è riuscita a gestire correttamente il bando del servizio civile, chi segue le regole non incappa in questo tipo di errori". Sono le parole che ha usato Massimo Caponi, neo segretario del Pd locale per rispondere a Ilaria Parrella. Il sindaco proprio questa mattina aveva annunciato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale per la questione dei giovani sospesi dal servizio civile a causa del diverso impiego rispetto al contratto stabilito.

"Il miglio modo per tutelare i ragazzi - ha proseguito Caponi - sarebbe stato quello di rispettare fin dall’inizio le regole del bando del servizio civile, assegnando ai ragazzi una corretta collocazione e facendogli compiere il giusto percorso di formazione".

L'attacco del Pd sui soldi pubblici spesi per i ricorsi: "Parrella intende far ricorso al Tar contro la revoca del progetto emessa da Ministero. Oltre al danno anche la beffa per i cittadini di Santa Maria a Monte, che dopo aver visto andare in fumo più di 50mila euro in ricorsi e consulenze varie per la questione biogas (che ad oggi non ha portato a niente) si troveranno a dover pagare ancora una volta per una questione che se da subito fosse stata gestita bene non avrebbe avuto ricadute sui ragazzi e sulle casse del comune. Vorremmo ricordare a Parrella che i ricorsi li sta facendo con i soldi pubblici e non con i suoi soldi, per amministrare bene un comune bisogna saper gestire al meglio le risorse economiche, specialmente oggi dove le disponibilità sono sempre meno. Invece che spendere tutti questi soldi in ricorsi, non era forse meglio investirli nella formazione e in progetti per giovani senza lavoro? Dal nostro punto di vista si".