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"Nessun evento per ricordare la Liberazione"

A dirlo il gruppo progetti repubblicano per Santa Maria a Monte: "Gli eventi del 1944 devono rappresentare una pagina di storia condivisa"

"La Giunta comunale attuale non ha programmato alcun evento commemorativo, salvo presenziare, nei mesi scorsi i 25 anni del gemellaggio con i cugini francesi. L’argomento si commenta da solo".

Il gruppo ricorda poi la storia della liberazione.

"Dopo 50 giorni in cui il fronte si era fermato sull’Arno, il 1° settembre del 1944 le truppe alleate liberarono il comune di Santa Maria a Monte. Per oltre 40 giorni i cannoneggiamenti avevano danneggiato gran parte delle abitazioni e distrutto tutte le infrastrutture pubbliche come ponti, scuole e strade. Inoltre ci furono anche 116 morti fra i quali anche un ragazzo di appena 16 anni Valentino mentre giocava a carte con degli amici, nelle cantine di via Renaio, una scheggia lo colpì al petto e cadde morto".

"Il centro di Santa Maria a Monte si trovò a fare i conti con la carenza di generi alimentari, mentre le campagne, i contadini furono razziati del bestiame che avevano nelle stalle, dalle truppe tedesche in ritirata. L’arrivo dei militari statunitensi coincise con la liberazione dal terrore della guerra e con la fine di ristrettezze alimentari. In quel periodo le campagne santamariammontesi erano abitate anche da molti “sfollati” provenienti da città come Livorno, Pisa e i primi di settembre fecero ritorno nelle proprie città e nelle proprie case".

"L’ufficiale americano che la mattina del 1° settembre giunse in piazza della Vittoria, accolto dalla popolazione in festa, chiese l’apertura del palazzo Comunale e la formazione della Giunta Comunale che da lì a poco si sarebbe costituita sotto la guida del Sindaco Paolo Del Guerra e con il supporto del Comitato di Liberazione Nazionale (C.N.L.)".