Così come a Pisa, anche a Santa Maria a Monte, il Partito Comunista Italiano sceglie di correre da solo e lo fa con Eros Cavallini, già esponente di primo piano di Rifondazione e segretario del Pci nel suo paese.
Una scelta dettata da quali motivazioni?
"Della voglia di fare per il territorio e dal volere essere una spinta propulsiva per la sinistra, con l'obiettivo di riunire tutti i comunisti sotto un'unica bandiera".
In primo piano cosa mettete?
"Il nostro slogan è casa e lavoro. Vogliamo lo sviluppo dell'occupazione accompagnato dai servizi sociali: asili e scuole che allunghino i tempi, in accordi sinergici proprio con il Comune, che può siglare collaborazioni con cooperative di buon lavoro. E sulla casa le dirò che possiamo fare tantissimo: il territorio è pieno di fabbricati abbandonati o non terminati che potrebbero essere recuperati e destinati all'edilizia sociale".
Se diventa sindaco cosa fa per prima cosa?
"Territorio in sicurezza, subito. Strade, ponti, le situazioni a rischio in collina. E poi destino risorse a scuole, settore sociale, anziani. E infine mi impegno a collegare ancora meglio le zone industriali dal punto di vista della viabilità"
Invece la maggiore critica che fa all'amministrazione uscente?
"Non avere realizzato una struttura sanitaria all'altezza del territorio".