L'addio di Franco Di Corcia, che nei giorni scorsi ha salutato il teatro comunale di Santa Maria a Monte, fa discutere. Del resto, Di Corcia anima il palco del borgo a chiocciola ormai da un decennio, grazie all'associazione Pensieri di Bo'. Ma, adesso, mentre è in arrivo un bando per la gestione, le strade sembrano ormai separarsi.
Ma la presa di posizione di Di Corcia non è piaciuta alla sindaca Manuela Del Grande, che ha risposto. "Nessuna esclusione, allontanamento o emarginazione è stata operata dall'amministrazione comunale - ha spiegato - a Di Corcia è stata addirittura concessa una proroga della gestione, proprio per garantire la continuità delle attività fino all'uscita del nuovo bando pubblico: una procedura non solo normale, ma prevista dalla legge".
"La decisione di abbandonare il teatro è stata eventualmente unilaterale e, cosa ancora più insolita, è stata presa prima ancora della pubblicazione del bando - ha aggiunto - con questa scelta, Di Corcia decide di privarsi della possibilità di presentare un progetto all'interno di un processo trasparente e meritocratico. Una decisione che solleva interrogativi sulla reale volontà di confronto".
"Il teatro comunale è e resta un bene pubblico, non una proprietà privata o una rendita di posizione acquisita - ha proseguito la sindaca - inoltre, va ricordato, che l'attività ventennale di Di Corcia, pur meritevole, è stata resa possibile grazie a consistenti fondi pubblici, spazi pubblici e sostegno istituzionale. La reazione teatrale di Di Corcia, che ha trasformato un normale e doveroso passaggio amministrativo in una presunta epurazione, rivela più una strategia mediatica che una reale preoccupazione per il futuro culturale della comunità".
"Chi veramente ama il teatro e la cultura non fugge dal confronto, non teme la competizione, non si sottrae al dialogo. La vera cultura si nutre di pluralità, non di monopoli personali - ha concluso - è tempo che il teatro comunale torni a essere ciò che deve essere: uno spazio di tutti, per tutti, gestito secondo regole chiare e trasparenti".
Di Corcia, dopo le parole di Del Grande, ha subito replicato. "Sin dall'insediamento di questa nuova amministrazione chiedo una nuova gara pubblica, perché lavorare con le proroghe di anno in anno è deleterio - ha spiegato - ciò che è accaduto è che, in occasione dei saggi dei nostri laboratori teatrali, ho sentito il dovere di comunicare avremmo cessato l'attività dal 31 Luglio e che non faremo parte di nessuna nuova attività, per non mettere ipoteche".
"Abbiamo chiesto i conteggi dei contributi economici versati da Pensieri di Bo' al Comune dal 2014 al 2024, per essere trasparenti e mettere a tacere le voci di aver fatto soldi con il teatro comunale - ha concluso - in questo tempo, il sottoscritto ha avuto la gestione in virtù di un bando pubblico: per cui trovo inopportuni i termini usati dalla sindaca".