Attualità

L'Unhcr premia Patrizia Ferradini

Il riconoscimento dell'agenzia Onu all'imprenditrice in quanto protagonista di una storia che parla di immigrazione, lavoro e integrazione

Patrizia Ferradini con Djanfarou Tchatchibara e Kanoute Mande

Patrizia Ferradini imprenditrice del Cuoio, riceverà un premio da parte dell’Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, nell’ambito del progetto “Welcome – working for refugee integration”

Tutto nasce dalla storia di Djanfarou Tchatchibara e Kanoute Mande, il primo partito dal Togo il secondo dal Mali, arrivati in Italia nel 2011 con i barconi in cerca di una nuova vita, lasciandosi alle spalle stragi e violenze. Djanfarou, in particolare, aveva subito impotente lo sterminio di tutta la sua famiglia in seguito alla guerra civile scatenatasi dopo il colpo di Stato. Suo padre era Ministro e lui frequentava l'Università. Lo hanno avvisato e ce l'ha fatta a scappare raggiungendo fortunosamente l’Italia. Simile la vicenda di Mande, scappato da un Mali diventato teatro di guerra.

Nel 2012 entrambi arrivarono a Santa Croce e furono assunti da Ferradini, tanto che oggi stanno preparando le carte per comprarsi casa. 

Dopo aver visitato l'azienda di Ferradini, la “Ferradini Bruno SRL – stampatura pelli”, e parlato con i tre protagonisti di questa storia, l'Unhcr ha deciso di assegnare all'azienda il riconoscimento che consiste nel conferimento di un logo, denominato appunto “Welcome - Working for refugee integration”. che l'azienda potrà esporre ed utilizzare nella attività di comunicazione, riconoscendo le potenzialità di un attivo coinvolgimento del settore privato nella realizzazione di un’inclusione effettiva dei rifugiati nella società italiana, a partire dal 2017 assegna un riconoscimento alle aziende che maggiormente si sono distinte nel favorire l’inserimento professionale dei rifugiati e nel sostenere il loro processo d’integrazione in Italia.

La premiazione, hanno fatto sapere dalla Cna, avverrà il prossimo 21 marzo (primo giorno di primavera) alle 15 a Milano.