Cultura

Una medaglia alla memoria e al coraggio

Giorgio Pescini: La storia di un militare catturato e mandato in un campo di lavoro nazista. Giannoni, "Mantenere vivo il ricordo e l'onore"

Il peso della storia sulla spalle. Una medaglia per celebrare Giorgio Pescini, militare internato nei campi di lavoro della Germania nazista.

Nato nel 1917, alla firma dell'armistizio dell'8 Settembre 1943 fu mandato in un campo di lavoro nazista. Uno di quei campi che dovevano sostenere lo sforzo bellico e dove venivano internati i prigionieri di guerra
Pescini riuscì a sopravvivere e tornare a Santa Croce, dove poi è rimasta la sua famiglia e dove ha vissuto fino al 1987. Nella giornata di Ieri, in occasione della Giornata della Memoria, il prefetto di Pisa, Maria Luisa D'Alessandro, ha conferito postuma alla memoria la medaglia d'onore a Gergo Pescini, per le sofferenze patite durante la prigionia.

A ritirare l'onorificenza alla emozionante cerimonia c'erano il nipote Roberto Pescini e il sindaco di Santa Croce sull'Arno Roberto Giannoni: “E' stato un onore accompagnare il nipote di Pescini a ritirare l'onorificenza conferita al nonno. Un italiano, che come molti dopo l'8 settembre fu colpito da questa sciagura dell'internazione nei campi di lavoro. Una reazione brutale e disumana delle forze naziste, che scontò per lo più la popolazione civile e militare dopo l'armistizio dell'8 settembre. Anche queste cerimonie contribuiscono a mantenere viva la Memoria della brutalità verso gli italiani in quel periodo e credo che sia giusto che Santa Croce ricordi anche di questo suo concittadino che ha subito la prigionia nazista”.