Attualità

Un progetto unico per la qualità abitativa

L'intervento proposto ammonta a circa 15 milioni e prevede la realizzazione di 111 alloggi, spazi comuni, piste ciclabili e varie riqualificazioni

Il Comune di Castelfranco di Sotto e il Comune di Santa Croce sull'Arno hanno partecipato in forma associata al “Programma innovativo nazionale per la qualità dell'Abitare” (PINQuA) presentando alla Regione Toscana - in qualità di soggetto aggregatore di progetti per i Comuni sotto i 60.000 abitanti - un progetto unico che individua 7 macro aree di intervento distinte per tipologia e destinazione d'uso.

Il progetto proposto a finanziamento ammonta complessivamente a 15 milioni di euro e prevede la realizzazione di 111 alloggi per Social Housing, spazi per servizi sociali, culturali, terzo settore, attività collettive e spazi comuni e la riqualificazione di 58.361 mq di superficie scoperta per piazze, giardini, piste ciclabili per una mobilità green.

L'obiettivo comune è recuperare, riqualificare e rifunzionalizzare aree periferiche degradate ed edifici esistenti, sviluppando l’edilizia residenziale sociale, servizi di prossimità e mobilità di prossimità condivisi.

“Abbiamo avviato il progetto in modo congiunto nella stessa ottica con la quale stiamo avviando una pianificazione territoriale intercomunale – hanno commentato i sindaci Gabriele Toti e Giulia Deidda -. Il progetto proposto è coerente con le politiche e strategie di area vasta finora perseguite. I nostri comuni, oltre a presentare caratteristiche territoriali ed urbanistiche omogenee, hanno una forte correlazione sia sotto il profilo infrastrutturale che produttivo. Così come condividono spesso le stesse criticità. Questa è una forte motivazione che ci ha spinto ad unire le forze ed adoperarci, specie in un momento di crisi come quello attuale, verso un intervento condiviso. Intervento che prevede il recupero di fabbricati esistenti senza nuovo consumo di suolo. Il tema della qualità dell'abitare è importantissimo ed è per noi fondamentale poter intervenire per risolvere una situazione di disagio-socio-abitativo, in modo da recuperare una riconnessione del territorio e dei servizi”.