Politica

Interdittiva antimafia, parla Sinistra Civica

Il partito interviene sulla recente interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Pisa nei confronti di alcune aziende del territorio

Graziano Turini

"I provvedimenti di interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Pisa nei confronti di 5 aziende di Santa Croce, Castelfranco e S.Miniato, confermano che avevamo ragione: la mafia si sta insediando nel tessuto economico e produttivo del nostro territorio".

"I candidati territoriali di Sinistra Civica Ecologista, Graziano Turini ed Elisabetta Catalanotto, hanno denunciato questo rischio, in totale solitudine, per tutta la recente campagna elettorale", dice la lista presente alle ultime elezioni regionali.

"Già due anni fa, nelle linee programmatiche del “Patto per il territorio” che la nostra area politica ha proposto al centrosinistra e ai candidati Sindaci dei Comuni del Valdarno Inferiore, chiedevamo con forza l’istituzione di un osservatorio antimafia per monitorare ogni movimento azionario e di proprietà delle imprese operanti sul territorio.

Non c’è più tempo da perdere

La crisi economica mondiale causata dall’emergenza sanitaria, rende più vulnerabili le imprese in difficoltà e mette a rischio la tenuta stessa del nostro tessuto sociale, per questo è necessaria una reazione forte di tutte le componenti della nostra comunità.

Serve l’istituzione di un tavolo antimafia permanente, composto dagli amministratori locali, dai sindacati, dalle associazioni imprenditoriali, dai partiti e dalle associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio.

Sinistra Civica Ecologista organizzerà quanto prima una iniziativa pubblica sul tema

Fin da ora, invitiamo tutti i soggetti attivi nel Valdarno Inferiore a portare il loro contributo di idee, le loro valutazioni, le loro proposte.

Sarà anche l’occasione per affrontare la questione dei profondi e radicali cambiamenti in corso nel nostro sistema produttivo.

Gli ingenti investimenti economici delle grandi imprese conciarie del Nord possono rappresentare un’occasione di sviluppo, ma anche far saltare il delicato equilibrio raggiunto negli anni tra produzione e ambiente, accoglienza e diritti di tutti, e dare il colpo di grazia alle imprese più piccole, a quelle artigianali e al terziario.

Amministrare il territorio significa guidare i processi di trasformazione e non subirli."