Il Tribunale amministrativo regionale di Firenze ha respinto il ricorso di un imprenditore contro il Comune di Santa Croce sull'Arno, che un anno e mezzo fa aveva negato l’autorizzazione per aprire una sala giochi di slot machine sul territorio comunale.
In particolare, la decisione dell’amministrazione comunale si basava sul mancato rispetto delle distanze minime previste dalla normativa vigente dai cosiddetti “luoghi sensibili”, come scuole, impianti sportivi, strutture sanitarie e istituti di credito.
A questo punto sono scattate le verifiche da parte del Comune e dalla polizia municipale, che ha accertato che il locale indicato dall’imprenditore distava solo 180 metri da un centro di formazione riconducibile a un’istituzione scolastica, contro i 500 metri richiesti dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
L’imprenditore allora ha impegnato la decisione davanti al Tar, lamentando un illecito amministrativo e un mancato guadagno. Tuttavia, il tribunale ha confermato la correttezza dell’operato del Comune, respingendo il ricorso e annullando ogni pretesa risarcitoria.