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"Aziende come queste devono essere chiuse"

L'Assoconciatori condanna duramente la violenza denunciata alla Cgil da due lavoratori, da loro subita dopo aver richiesto la paga in conceria

La denuncia raccolta e resa nota dalla Cgil continua a suscitare indignazione e condanne. Che due lavoratori di Santa Croce siano stati aggrediti da sei persone, dopo che avevano chiesto il salario spettante loro all'azienda conciaria di Castelfranco per cui lavoravano, è assolutamente inaccettabile.

Di seguito la nota diramata ieri dall'Assoconciatori.

"L’ Associazione Conciatori esprime la sua totale condanna verso chi ha compiuto gli episodi di violenza, percosse e intimidazioni, che sono stati denunciati oggi da alcuni lavoratori del distretto. Sembra che questi soggetti, pur sotto il nome di aziende diverse, siano gli stessi autori di analoghi episodi del passato. E’ incredibile che al giorno d’oggi non si riesca ad impedire che certi personaggi continuino imperterriti a chiudere e a riaprire aziende operando esclusivamente nella illegalità. Aziende come queste devono essere chiuse. L’attività di controllo sul lavoro, pur continuando anche sulle aziende sane costantemente oggetto di verifiche, dovrebbe concentrarsi di più su questo tipo di realtà.

Situazioni come quelle emerse dai fatti denunciati oggi possono esistere solamente se ci sono imprenditori che danno lavoro a queste aziende: se ne servono per ridurre i costi ed è una vergogna perché creano danni alle imprese che operano nel rispetto delle regole. L’Associazione Conciatori condanna non solo questi episodi, ma anche il comportamento di questi imprenditori e si impegna a trovare il sistema per escludere le loro aziende dai servizi consortili.

L’Associazione Conciatori esprime vicinanza ai lavoratori che sono stati oggetto degli atti di violenza ed è pienamente disponibile a collaborare con loro, con i rappresentanti dei lavoratori, delle istituzioni e di tutte le categorie di imprenditori del distretto per emarginare qualsiasi forma di violenza e di mancato rispetto delle regole e della legalità".