Attualità

Le tragedie del confine orientale

All'istituto Nelson Mandela di Staffoli una mostra per celebrare il Giorno del ricordo a cura della fondazione Memoria della deportazione

Dieci tavole per raccontare la violenza di massa nei confronti di militari e di civili in diverse zone della Venezia Giulia dalla fine della Prima guerra mondiale sino all'esodo degli italiano costretti ad abbandonare le loro terre. Questo è l'obiettivo della mostra Le tragedie del confine orientale. L'iniziativa è organizzata dalla biblioteca comunale Adrio Puccini in collaborazione con il Tavolo della Memoria  in occasione del Giorno della memoria, istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe.

L'esposizione, allestita all'istituto Nelson Mandela di Staffoli è a cura della Fondazione Memoria della deportazione. La mostra, composta da dieci tavole, racconta con dovizia di particolari la violenza di massa nei confronti di militari e di civili, in prevalenza italiani, in diverse zone della Venezia Giulia dalla fine della Prima guerra mondiale sino all'esodo degli italiani costretti ad abbandonare le loro terre. La mostra resterà allestita fino a sabato 18 febbraio.

Inoltre è stata realizzata una bibliografia ragionata che verrà proposta alle classi terze dell’Istituto Banti per un loro approfondimento con le insegnanti. Tra il materiale posseduto, inoltre, sono stati individuati alcuni testi ed è stata realizzata la Vetrina del Ricordo per tutte le persone che non vogliono dimenticare i fatti drammatici che hanno coinvolto oltre 250mila italiani del confine orientale tra esuli e vittime delle Foibe. Tra questi si vuole evidenziare il documentario La nostra storia e la storia degli altri. Il Confine orientale nel Novecento realizzato dalla Regione Toscana per raccogliere le tracce della memoria e di molte sofferenze e storie individuali, di qua e di là dal confine.