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La concia del Cuoio soddisfatta a Lineapelle

Gli operatori di alcune aziende di Santa Croce e Fucecchio commentano l'andamento della fiera milanese. Incoraggianti i dati del distretto toscano

Classica e innovativa, è la concia toscana a Lineapelle. A poche ore dalla conclusione della sua seconda giornata, storicamente quella che registra il maggior numero di visite e contatti, tra gli stand della fiera milanese si colgono primi segnali di soddisfazione tra gli operatori di alcune aziende della zona di Santa Croce e Fucecchio.

"La fiera è importante anche per tastare lo stato del mercato e coglierne le tendenze", dicono Fabio Morelli e Annalisa Chiti della conceria Poker: nel loro stand risaltano preziosi stampati floreali che fondono colori accesi e fantasie delicate sulla scia di quel sapiente mix tra tradizione e innovazione divenuto vero marchio di fabbrica della concia toscana. 

"Sin dall’apertura della fiera abbiamo ricevuto clienti motivati che apprezzano proprio la nostra capacità di arricchire in modo creativo le soluzioni più classiche", aggiunge Massimo Boldrini della conceria La Perla Azzurra mostrando alcuni dei suoi pellami pesanti impreziositi da originali spruzzi di colore.

"Buone presenze in fiera che danno il senso di un mercato abbastanza attivo e alla costante ricerca della qualità. I prossimi mesi ci potranno dire quanto questi contatti si tradurranno in ordini, ma già adesso siamo soddisfatti", dice Maila Famiglietti della Nuova Osba Italia e vicepresidente Associazione Conciatori.

Qualche macrodato diffuso intanto da Lineapelle aiuta a decifrare le tendenze globali del mercato: l’industria conciaria italiana chiude il primo semestre 2017 con una crescita della produzione complessiva pari al 2,7% in volume e 0,2% in valore. Tendenziale stabilità del distretto toscano: +0,2%. Un quadro incoraggiante di complessiva tenuta, tanto più in un contesto economico globale ancora rallentato dagli strascichi della crisi.

Da Lineapelle, ora, si attende il segnale di una definitiva ripresa: gli imprenditori incrociano le dita.