Cultura

Il ricordo delle Foibe e degli esuli istriani

Per non dimenticare l'esodo e le persecuzioni contro gli italiani a conclusione della seconda guerra mondiale. "Tragedia che ci toccano da vicino"

Una cerimonia per ricordare le stragi delle foibe. La storia delle migliaia di persone uccise e 'infoibate' o meglio gettate nelle aperture carsiche del territorio istriano. Dopo la fine del conflitto le cose per le persone di lingua e cultura italiana rimaste negli ex territori della Venezia Giulia non migliorarono e molti furono spinti a tornare nell'Italia post-bellica, dove l'accoglienza non fu sempre felice, anzi spesso fu complicata.

Il comune di Santa Croce sull'Arno ha organizzato domenica 9 febbraio alle 10 al Giardino dei caduti delle Foibe, all'angolo tra via XI Febbraio e via Salvemini, una cerimonia per ricordare le vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati italiani.

“Il Giorno del Ricordo è stato istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004 - ha dichiarato l'assessore alla Memoria Simone Balsanti - Quest'anno nella logica di mantenere viva la Memoria della tragedie del '900, che ci toccarono da vicino, perché maturate in Europa, abbiamo dedicato una cerimonia il più esaustiva possibile a questa tragica pagina della storia degli italiani. Tragica per coloro che ne furono vittime, tagica per come vennero accolti al rientro in Italia e tragica perché si va a sommare a tutti gli altri episodi che girano intorno ai totalitarismi novecenteschi, in cui persero la vita persone innocenti e mi riferiscono ai civili, non con questo che si possa legittimare la morte del personale belligerante in una logica di rigetto delle guerre"