A seguito di un controllo avviato nei mesi scorsi, il Comune si è ritrovato con la sorpresa: 2mila posizioni Imu, la tassa sui beni immobili, che sono risultate sconosciute all'amministrazione.
A far partire le verifiche è stato l'assessore al Bilancio Renato Rusconi, accortosi di alcune discrepanze nei numeri. Dopo aver affidato l'incarico di ricontrollare i dati a una ditta esterna, alla fine, è spuntato proprio questo numero: 2mila persone che, a quanto pare, risulterebbero sconosciute all'ufficio Tributi.
Un numero che sicuramente si è andato formando nel corso degli anni passati e che ora dovrà essere validato dai controlli capillari di ogni nominativo. "Ciò - ha specificato Rusconi - non significa che siano tutti automaticamente evasori, visto che l'Imu è una tassa in autoliquidazione, quindi potrebbero anche avere pagato, ma sicuramente la loro posizione non è nota al Comune. Gli uffici verificheranno la regolarità di ciascun contribuente e faranno un approfondimento per accertare se l'imposta sugli immobili è stata pagata e se si tratta veramente di una persona sconosciuta all'amministrazione".
Per chi dovesse risultare veramente evasione della tassa sugli immobili, si aprirà una procedura che porterà il contribuente a sanare le posizione irregolare degli ultimi anni in via bonaria.
"Credo che il problema, ancor prima che nella cattiva volontà del cittadino, stia nel sistema informatico del Comune - ha aggiunto l'assessore - l'Anagrafe non dialoga a livello di software informatici con l'ufficio Tributi. Stiamo cercando di trovare una soluzione al problema con la ricerca e lo studio di un sistema informatico che possa far dialogare i due uffici, ma nel frattempo i due comparti dialogheranno con carta e penna, ovvero una volta a settimana si scambieranno i dati e i data base saranno aggiornati a mano".