Politica

Ex Gozzini, "Impegno mantenuto"

La segretaria dell'unione comunale del Pd Ivetta Parentini risponde alla critiche del M5s, il Comune parla di "Impegno mantenuto"

"Come Segretaria dell’Unione del Partito Democratico locale, ma soprattutto come cittadina santacrocese mi sento in dovere di rispondere alle illazioni avanzate dal Consigliere del M5S Mazzantini sull’iniziativa pubblica che si terrà sabato 10 novembre per salutare la fine dei lavori di rimozione dell’amianto alle ex officine Gozzini", scrive Ivetta Parentini.

"Nel suo intervento il Consigliere Mazzantini ha ritenuto opportuno soffermarsi sul metodo, peraltro legittimo in un sistema democratico, con cui l’Amministrazione ha comunicato ai cittadini la rimozione di 12.600 mq di amianto nell’area ex Gozzini, anziché entrare nel merito del risultato raggiunto. Come il Consigliere Mazzantini ben sa, ma ha dimenticato di citare nel suo intervento, i tempi tecnici per la rimozione dell’amianto non sono stati dettati dall’Amministrazione, ma da procedure burocratiche e legali che il Sindaco e la Giunta si sono impegnati a sostenere nell’esclusivo interesse dei cittadini e di questa comunità, investendo quasi 300mila euro di risorse pubbliche su un’area privata".

"E’ quindi grazie al lavoro e alla lungimiranza del Sindaco, della Giunta e degli esperti incaricati se siamo arrivati a questo importante risultato per la nostra comunità. Non si può certo non riconoscere l’impegno che questa Amministrazione ha da sempre portato avanti nell’interesse della salute dei cittadini rimuovendo l’amianto non solo nell’area ex Gozzini, ma anche negli edifici scolastici e negli altri edifici pubblici in cui era presente. Pertanto rispondo all’ ”Ecco perché non ci sarò” del Consigliere Mazzantini con un “Ecco perché ci dovrebbe essere”: l’iniziativa del 10 novembre sarà un momento di condivisione di tutta la nostra comunità, perché l’obiettivo di questa iniziativa non è la propaganda elettorale, ma la salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente".

"Da anni i cittadini di questa zona hanno manifestato preoccupazione per la quantità notevole di amianto presente, materiale che costituiva la maggior parte delle coperture degli edifici che costituiscono l’ex complesso industriale", ha spiegato l'amministrazione comunale.

"Raccogliendo questa preoccupazione, già nella campagna elettorale, che ha preceduto le elezioni amministrative del maggio 2014, ci siamo presi l’impegno di lavorare su questa criticità, impegnandoci a cercare una strada per poter intervenire e rimuovere le coperture.

Nell’ottica di favorire la partecipazione di tutti a quella che noi abbiamo sempre considerato una delle questioni più complesse di tutto il mandato, è stato costituito un tavolo tecnico/politico formato dal Sindaco, dall’Assessore all’Ambiente, dal responsabile dell’ufficio, dai capigruppo dei gruppi consiliari presenti in Consiglio Comunale e da un rappresentante del comitato cittadino che si era spontaneamente formato, con lo scopo di seguire passo passo le operazioni e le procedure che interessavano questo importante progetto.

Il secondo step ha riguardato lo studio di un percorso che rendesse possibile l’intervento di un Ente pubblico, con risorse proprie, in un’area di proprietà privata e, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, siamo riusciti ad ottenere la garanzia per l’Ente del risarcimento da parte del futuro acquirente. Questo è stato un passo fondamentale soprattutto per procedere nella legittimità dell’operazione, potendo così davvero attuare l’impegno preso con i cittadini.

Da qui l’inizio del percorso. Il primo passaggio è stato mappare l’intero complesso andando a censire i materiali presenti e le varie tipologie costruttive per poi programmare la rimozione che è stata suddivisa in tre fasi. Siamo riusciti, così, a trovare nei bilanci di esercizio 2016, 2017 e 2018, le risorse da destinare alle tre fasi, intervenendo ogni anno su di una e seguendo una logica di rimozione basata sulla vicinanza delle abitazioni alle coperture di amianto. La fase 1 ha interessato le coperture più vicine alle abitazioni, poste entro 5 metri da edifici residenziali, per una superficie di circa 3.000 mq di amianto; la fase 2 le coperture poste entro 15 metri da edifici residenziali, per una superficie di circa 3.900 mq e infine la fase 3 le coperture in amianto rimanenti, poste a distanza maggiore di 15 metri da edifici residenziali, per una superficie di circa 5.700 mq.

Oggi siamo, quindi, orgogliosi di poter dire ai cittadini santacrocesi che l’area delle Ex Gozzini è completamente libera dall’amianto, testimoniando materialmente che l’impegno che ci eravamo presi è stato portato in fondo".