Attualità

Come stanno i quattro ponti di Santa Croce

L'amministrazione comunale ha fatto il punto sulla situazione, rispondendo alle preoccupazioni dei cittadini dopo il crollo del ponte Morandi a Genova

Dopo i fatti drammatici di Genova, che hanno destato legittime preoccupazioni nella popolazione, ecco la "fotografia" dello stato attuale dei ponti del territorio scattata dall'amministrazione comunale. 

"Il nostro territorio - scrivono dal palazzo comunale - è interesssato da quattro strutture riconducibili alla generica definizione di ponte: Sp44 Santa Croce/Ponte a Egola – Ponte sull'Arno, ponte sulla Bretella del Cuoio (strada di collegamento tra la Sp 66 Nuova Francesca e la Sgc FiPiLi), entrambi di competenza provinciale, ponte sul canale Usciana e Ponte sul canale Antifosso di competenza comunale.

Il ponte sul fiume Arno, la cui ricostruzione terminò nel 1970, è stato oggetto di uno studio del 2017 finalizzato alla verifica strutturale e all'analisi della vulnerabilità sismica, che ha permesso di ottenere il CERTIFICATO di IDONEITA' STATICA e quindi l'idoneità a sostenere in sicurezza le azioni permanenti e le azioni variabili da traffico derivanti dai carichi per i ponti su strade di prima categoria senza necessità di limitazioni di portata in relazione ai carichi previsti dal Codice Stradale.

Il ponte è stato interessato da un piano di manutenzione sui giunti di dilatazione che sono stati oggetto di intervento nell'estate 2016. Questa tipologia di intervento manutentivo è di fondamentale importanza per la durevolezza del ponte in quanto permette un’ idonea regimazione delle acque piovane.

Il ponte sulla Bretella del Cuoio è stato costruito nel periodo 2006/2011 e ha una struttura in acciaio progettata secondo il dm 9/01/1996; il ponte ha superato il collaudo statico nel 2011 e il collaudo tecnico-amministrativo nel 2013.

Il ponte sul canale di Usciana e sul canale Antifosso, ricostruiti nel 1986 e regolarmente collaudati, sono periodicamente soggetti ad analisi visiva da parte dell'ufficio competente e non presentano criticità di tipo strutturale. Entrambi saranno oggetto di ulteriori approfondimenti precauzionali, da far eseguire a tecnici specializzati, con l’obiettivo di programmare nel tempo quelle azioni necessarie a conservare lo stato di salute delle infrastrutture.

Da questo quadro emerge un lavoro sistematico di monitoraggio che questo ente esegue sulle infrastrutture, diretto su quelle di propria competenza e di coordinamento con gli altri enti, nel caso specifico con la provincia di Pisa che ne ha la competenza. Si tratta di un lavoro impegnativo e invisibile ma che riteniamo fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri cittadini e di tutti coloro che quotidianamente gravitano sul nostro territorio. Il nostro impegno futuro sarà quello di proseguire in questa direzione".