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Assotir, "Tavoli di confronto su infrastrutture"

Emergenza infrastrutture, legalità e formazione nel trasporto merci, Assotir insiste con la Regione, presto incontro col ministro Giovannini

“Affrontare insieme problemi sul tappeto, altrimenti a tappeto ci va l’economia toscana”. Lo dice Assotir, associazione di impresa che ha sede a Santa Croce sull'Arno.

“Serve aprire tavoli ed occasioni di confronto su questi temi che Assotir ha posto da tempo - ha dichiarato Giovanni Capecchi presidente Assotir per le province costiere- serve adottare il metodo del dialogo con le categorie e fra questa quella dell’autotrasporto. Troppo spesso gli autotrasportatori vengono additati come la causa di molti mali; dal congestionamento, all’usura delle infrastrutture, per non parlare della sicurezza. La verità è però che del trasporto merci su gomma non può fare a ameno né il nostro Paese, né la Toscana. Non ci stiamo quindi a essere criminalizzati e nemmeno diventare il capro espiatorio per una situazione che certo non è voluta dai professionisti del trasporto che comunque non sono la parte principale del problema”.

“Il problema è la carenza di infrastrutture, - ha proseguito Maurizio Bandecchi Coordinatore Assotir Toscana - sia dove non ci sono come per il corridoio tirrenico e per la Due Mari verso l’Adriatico. E dove sono palesemente inadeguate come ad esempio la FIPILi. Infatti rispetto al tema caldo di questi giorni, troviamo molto discutibili e poco meditate, le scorciatoie annunciate di divieti o addirittura pedaggi per un servizio che non c’è. Neanche sono accettabili semplificazioni che peraltro ci pare di vedere sta facendo emergere contraddizioni fra le stesse istituzioni coinvolte: Regione, Citta Metropolitana e Comuni. Ognuno con il suo limitato e parziale punto di vista che però non garantisce una visione unitaria del tema viabilità che invece secondo la nostra opinione, è l’unica possibilità per individuare le soluzioni meno impattanti sul sistema economico toscano, che si tratti di trasporto merci o che si tratti di pendolari e turismo. Per questo ribadiamo la nostra richiesta di un confronto aperto e complessivo su tutto il sistema infrastrutturale toscano. Il nostro punto di vista è essenziale per avere un quadro completo dei problemi sul tappeto. Altrimenti a tappeto ci mandiamo il nostro sistema produttivo e la nostra economia. Ma questo, crediamo, non lo vuole nessuno.”