Attualità

Assoconciatori, 150 aziende che guardano al futuro

Ieri l'assemblea annuale dell'Associazioni conciatori, per fare il bilancio delle attività e fissare le sfide che attendono il distretto del Cuoio

L’assemblea annuale Assoconciatori, svoltasi ieri, è stata anche l'occasione per evidenziare il dialogo tra i diversi rappresentanti del tessuto socio-economico locale presenti all’evento: con gli imprenditori conciari, tra gli altri, istituzioni, mondo del credito, della formazione e rappresentanze sindacali.

Sullo sfondo, la sintesi di un anno che ha visto l’Associazione Conciatori impegnata su più fronti a supporto delle sue aziende associate, come ricordato dal presidente Alessandro Francioni nella lettura della relazione dell’Associazione: dai passi in avanti nei nuovi investimenti industriali, come gli ampliamenti in corso nel Depuratore Aquarno, cuore potente del progetto “Tubone”, all’impegno per la ricerca, con i nuovi progetti sviluppati nel Polo Tecnologico, sottolineando la necessità di interventi a favore delle aziende conciarie, "spesso stressate da politiche miopi e penalizzanti - ha sottolineato Francioni -, e non potendo prescindere da un’attenzione costante all’andamento dei mercati, sulla scia di uno scenario politico delicato sia a livello internazionale che locale".

Sta tutto in quel "Che ci si lasci lavorare in pace" pronunciato dal presidente Francioni nel corso dell’assemblea, quello che l’Associazione chiede, dando voce ad un intero comparto che si conferma da anni tra le realtà industriali più floride della Regione, e che chiede semplicemente maggiori e più efficaci garanzie per consentire agli imprenditori conciari di poter continuare ad operare al meglio.

Nel corso dell’assemblea spazio anche al tema della comunicazione, con l’anteprima del nuovo progetto promosso dall’Associazione Conciatori. "Il distretto conciario di Santa Croce sull’Arno - ha ricordato ancora il presidente - esprime tutta una serie di tematiche rispetto alle quali il mercato ed il sistema mediatico sono oggi particolarmente sensibili. Vogliamo continuare nel racconto di questo distretto, che sta registrando un interesse progressivo da parte di un pubblico sempre più eterogeneo e diversificato, di addetti ai lavori e non solo".