I sindaci del Comprensorio del Cuoio tornano a parlare ad una sola voce, all'indomani di una nuova indagine che getta ombre sul settore conciario. Dopo l'indagine antimafia "Vello d'oro 2", è di ieri la notizia dell'indagine "Blu Mais" che riguarda un un consorzio di gestione rifiuti: per la procura di Firenze alcuni rifiuti speciali delle concerie venivano fatti passare per fertilizzanti e sparsi nei campi da agricoltori compiacenti.
"Le indagini della magistratura - così i sindaci di Santa Croce, Castelfranco, Fucecchio, Montopoli, San Miniato e Santa Maria a Monte, rispettivamente Giulia Deidda, Gabriele Toti, Alessio Spinelli, Giovanni Capecchi, Simone Giglioli e Ilaria Parrella -,
nella quale riponiamo la massima fiducia, siamo convinti che accerteranno in
modo rigoroso e in tempi rapidi la reale portata dei fatti.
Lavoratrici e lavoratori, famiglie, imprese e Istituzioni: tutti abbiamo
consapevolezza dell'importanza del nostro distretto e del suo valore economico
e sociale. Costituisce da sempre un modello di riferimento anche per tutto il
comparto nazionale.
Il settore della concia e tutto l'indotto costituiscono una parte fondamentale dell'economia e della cultura industriale italiana, e non per una questione di fortuna o coincidenze, ma perché da sempre si è cercato di coniugare progresso e sostenibilità, tenendo presenti le tradizioni del passato e le necessità del futuro.
Anche per questo attendiamo con fiducia le evoluzioni e gli esiti delle indagini e dei procedimenti giudiziari in corso.
Etica e legalità sono due parole che esprimono due punti di riferimento per noi irrinunciabili: fanno parte a pieno titolo del nostro modo di essere e di operare. Per questo il rispetto delle regole è un fattore imprescindibile nella nostra idea di sviluppo".