Attualità

A lezione di depurazione industriale

Gli studenti del Cattaneo hanno visitato l'impianto di Aquarno per capire che fine fanno le acque utilizzate dalle concerie

Lezioni diverse per gli studenti delle classi terze dell'It Cattaneo che nei giorni scorsi hanno partecipato alle visite di studio al depuratore Aquarno per capire meglio le fasi della depurazione delle acque utilizzate dalle concerie, accompagnati tra le diverse aree dell’impianto dal direttore Aquarno Nicola Andreanini. Con gli studenti erano presenti i professori Pasquale De Luca, Anna Cannuccia, Donatella Ciucci e Paola Viva.

Ai tecnici del depuratore il compito di illustrare agli studenti alcuni dei numeri dell’ Aquarno: entrato in funzione nel 1974, con cinque anni di anticipo rispetto alla prima normativa ambientale nazionale, negli ultimi 40 anni l’Aquarno ha conosciuto una continua evoluzione garantendo sempre più elevate efficienze depurative. Attualmente la capacità di trattamento dell’impianto supera i 2 milioni di abitanti equivalenti: dal punto di vista della potenzialità idraulica l’impianto è in grado di trattare 30.000 m³/g di acque reflue urbane(20.000 m³/g sotto forma di scarichi industriali da insediamenti produttivi e 10.000 m³/g di reflui domestici provenienti da aree residenziali).

Allo stato attuale l’impianto provvede al disinquinamento di tutte le acque di scarto prodotte in riva destra del polo conciario toscano.
Fondamentale nell’evoluzione dell’impianto lo sviluppo di un trattamento biologico ottimizzato con consumi di prodotti chimici ridotti al minimo: questa soluzione ha permesso una drastica riduzione della produzione di fanghi rispetto a soluzioni alternative.