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Fibre di amianto nell'acqua potabile

La denuncia arriva dall'Unione Inquilini del Valdarno che scrive all'Asl. I dati sono stati divulgati dall'Autorità idrica toscana

Tracce di fibre di amianto nell'acqua potabile di Santa Croce. A denunciare il fatto è il presidente della sezione Valdarno Inferiore dell'Unione Inquilini Pisa Luca Scarselli, ma i dati, frutto di un'analisi di campionamenti raccolti dall'Autorità Idrica Toscana, erano stati divulgati pubblicamente anche nella giornata di ieri a Firenze.

Secondo quanto comunicato da Scarselli in una lettera inviata al commissario Ausl Toscana Centro Paolo Morello Marchese, i campioni di acqua presi da una stazione dell'Ait a Santa Croce (più precisamente quella in via Del Bosco 285) rivelerebbero la presenza di fibre di amianto.

Al riguardo, Scarselli ha inviato una richiesta al commissario per comprendere cosa ha intenzione di fare l'Asl in merito alla questione. "Il sottoscritto - scrive il rappresentante di Unione Inquilini - richiede di sapere, a tutti gli effetti di legge, se l'Asl11 è intenzionata a valutare i suddetti dati svolgendo controlli ulteriori e soprattutto valutando anche la possibilità di un eventuale studio epidemiologico per vedere se la presenza di fibre, forse anche negli anni precedenti, abbia potuto incidere sulla salute delle persone in un territorio certamente delicato come quello di Santa Croce".

Nella giornata di ieri, l'Autorità Idrica Toscana ha presentato a Firenze i risultati dei monitoraggi su tutte le acque della regione, ma come ha espresso l'ad Publiacque Alessandro Caffi ai microfoni di Toscanamedia e come viene riportato anche sul sito dell'ente "non esistono problemi di salute pubblica per la presenza di amianto nelle acque della Toscana. Se è vero che in alcune zone circoscritte (Agliana, Pistoia e Santa Croce sull’Arno), in un’occasione, si sono evidenziati numeri alti, è pur vero che sono misure che stanno ampiamente sotto il parametro indicato come soglia di attenzione dall’Istituto Superiore di Sanità".