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Contributi per 90mila euro alle attività

Conclusa l'istruttoria, il Comune finanzia 12 negozi che, in totale, investiranno oltre 275mila euro. Deidda: "Sosteniamo le botteghe di paese"

Il municipio di Santa Croce sull'Arno

Il bando per gli incentivi alle attività commerciali premia 12 negozi del territorio. L'istruttoria, conclusa pochi giorni fa, ha infatti assegnato contributi a 12 attività sulle 14 che avevano presentato domanda al Comune. Tra quelle accettate, quattro sono nuovi negozi, mentre due riguardano trasferimenti e sei delle ristrutturazioni di attività già esistenti. In totale, l'amministrazione stanzierà 90mila euro, ma il piano d'investimento delle imprese interessate ammonta a più di 275mila euro.

"È una grande soddisfazione poter distribuire questi contributi alle nostre attività. In un tempo in cui la grande distribuzione e i colossi dell'e-commerce dominano il mercato, il Comune investe nei negozi di vicinato e nei servizi pensati dalle persone per altre persone - ha detto la sindaca Giulia Deidda - questo aspetto umano del commercio è vitale per tutta la società, è ciò che distingue una comunità coesa da un gruppo indistinto di individui".

"Spero che le cittadine e i cittadini rispondano con partecipazione a questa iniziativa, contribuendo a frequentare i nostri luoghi e a fare acquisti di persona e vicino a casa - ha continuato - quest’anno con molta soddisfazione, nell’elenco dei beneficiari, leggiamo anche quattro nuove attività, un numero straordinario, visti i tempi che stiamo vivendo. Ci sono poi un numero consistente di attività gestite, direttamente o in società, da giovani donne. Un segnale positivo che dobbiamo incentivare sempre di più, soprattutto alla luce della disparità di mezzi economici tra donne e uomini, che questi anni di pandemia hanno, purtroppo, evidenziato".

"La pandemia ha sicuramente influenzato sia i consumi delle persone sia la modalità di accesso alle attività commerciali e di servizi - ha concluso l'assessore alle Attività produttive, Daniele Bocciardi - negli ultimi due anni ci siamo ritrovati, per necessità, a frequentare molto di più i luoghi intorno a casa nostra, scoprendo a volte attività che non conoscevamo. Si tratta di una casualità che deve essere trasformata in un’opportunità per il tessuto commerciale".