Attualità

Il vescovo Migliavacca e le storie buone

Incontro con i giornalisti nella chiesa della Nunziatina, in occasione di San Francesco di Sales, patrono della stampa. L'importanza della narrazione

Il vescovo Andrea Migliavacca, proseguendo la tradizione lanciata dal predecessore, Fausto Tardelli, ha incontrato i giornalisti locali, una quindicina in tutto, in occasione di San Francesco di Sales, patrono della stampa. L'incontro, preceduto da una cena, è avvenuto nella chiesa della "Nunziatina" a San Miniato.

Migliavacca ha preso spunto dal messaggio che Papa Francesco ha lanciato in occasione della 54esima giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Papa Bergoglio aveva deciso di dedicare il suo messaggio "al tema della narrazione, perché credo - aveva detto - che per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano".

E su questo sentiero ha preso il via una discussione, incoraggiata dal vescovo Migliavacca che ha ricordato che quando si parla di storie buone si deve intendere in senso lato: non solo storie con il lieto fine ma racconti che prendano in seria considerazione la dignità della vita delle persone. Il vescovo ha fatto un esempio, quello di un suo amico reporter, Andy Rocchelli, ucciso in un agguato in Ucraina nel 2014. Rocchelli è morto mentre cercava di raccontare una realtà difficile, persone a cui la dignità di vivere era stata tolta. 

I giornalisti hanno partecipato alla discussione sottolineando, da par loro, di essere d'accordo con il vescovo sull'importanza delle storie buone. Migliavacca ha concluso l'incontro annunciando che nel 2023 la diocesi di San Miniato festeggerà il proprio giubileo, in occasione dei 400 anni di vita.