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Ufficiale, 5 Comuni del cuoio restano zona rossa

Covid, mentre la Toscana da lunedì torna in arancione il presidente Giani ha ufficializzato che alcuni territori rimangono con maggiori restrizioni

La Toscana torna in zona arancione da lunedì 12 Aprile, ma restano in zona rossa 5 Comuni del cuoio, cioè San Miniato, Montopoli Valdarno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto e Fucecchio. Torna in arancione quindi Santa Maria a Monte, seppur anche in quel territorio l'incidenza dei casi era superiore a 250 nuovi positivi per settimana, ma il Comune della sindaca Parrella fa parte della zona socio sanitaria della Valdera. 

Cliccando qui i dati del contagio da coronavirus nel comprensorio del cuoio, nel periodo 2-8 Aprile.

La decisione di quali zone rosse locali istituire è stata presa in serata dal presidente della Regione Eugenio Giani, che ha sentito i vari sindaci dei territorio. Giani ha spiegato che queste misure sono in vigore fino alle 14 di sabato 17 Aprile. 

Oltre ai cinque Comuni del cuoio restano in zona rossa: le province di Firenze e Prato, la zona socio sanitaria Valdarno-Empolese-Valdelsa, i Comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Valdelsa, in provincia di Siena.

Le due province (Firenze e Prato) e le due zone socio sanitarie (Valdarno-Empolese-Valdelsa e alta Valdelsa) superano l’indice di contagio settimanale dei 250 nuovi contagiati su 100mila abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti.

"L’atto - hanno spiegato dalla Regione - è determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti Covid. I pareri dei Direttori di Asl competenti sono concordi nel chiedere di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano".