Lavoro

Tartufo bianco, prezzi raddoppiati come il gas

La raccolta, per Coldiretti, ha fatto registrate un meno 90 per cento rispetto alla stagione 2020: "Per acquistarne un chilo servono anche 4.500 euro"

Si usa dire che il tartufo "puzza di gas" e in questi giorni i prezzi sono schizzati alle stelle, tanto del gas quanto del tartufo. Battute a parte, da Coldiretti hanno fatto sapere che "il tartufo bianco non si trova e le sue quotazioni raggiungono livelli record pari anche al doppio di quelle delle annate più favorevoli registrate alla borsa del tartufo bianco di Aqualagna, la prima ad indicare i valori della nuova stagione". 

Per acquisire un chilo di tartufo bianco, servono tra i 4.000 ed i 4.500 euro. L’andamento climatico degli ultimi mesi non ha certo favorito la maturazione del tuber magnatum Pico, il più pregiato tra i tartufi, che nella provincia di Pisa, tra San Miniato e le zone limitrofe, è, o dovrebbe, assoluto protagonista in queste settimane. La stagione è in ritardo, questo quanto emerge da una analisi di Coldiretti sulla stagione di raccolta in provincia di Pisa, terra particolarmente vocata ai tartufi. 

“La stagione - ha commentato Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa e Coldiretti Toscana - partirà più tardi per finire prima e questo avrà inevitabilmente una ripercussione sia sulle quantità raccolte, sia sul prezzo. Anche il tartufo segue il meccanismo della domanda ed offerta. Le scarse piogge e la siccità non hanno favorito il naturale sviluppo e la maturazione con la stagione di raccolta che tradizionalmente inizia nella metà di Settembre. Il prelibato e pregiato tartufo bianco si sta facendo attendere”.

A confermare l'andamento di una stagione anomala è il giovane tartufaio Flavio Rabitti, che  ha a disposizione circa 20 ettari di tartufai naturali: "In questo particolare momento è molto difficile trovare il tartufo bianco. La stagione non partirà prima della metà di Novembre. Al momento siamo ad un deficit di raccolta del 90% rispetto alla normalità”.

A far innalzare il prezzo sono state le condizioni climatiche avverse segnate da un lungo periodo di assenza di precipitazioni perché’ il Tuber magnatum Pico – precisa la Coldiretti – si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia nelle fasi di sviluppo che in quella di maturazione. L’arrivo della pioggia, se non ci saranno manifestazioni violente, fa dunque sperare cercatori e appassionati che affollano le mostre, le sagre e le manifestazioni dedicate al tartufo che coinvolge tantissimi raccoglitori ufficiali che riforniscono negozi e ristoranti, per un business stimato attorno al mezzo miliardo di euro, tra fresco e trasformato.