Anche stavolta, dopo dieci anni di lavoro, è finito il Palio di San Rocco Pellegrino / Festival del pensiero popolare, un progetto da sempre voluto e sostenuto dal Comune di San Miniato, ma anche da alcune enti e associazioni, in particolare la Filarmonica Giuseppe Verdi, il Movimento Shalom e la Asp Del Campana Guazzesi, con il Festival delle Vie Francigene, la Fondazione Istituto del Dramma Popolare e San Miniato Promozione, importanti appoggi esterni.
La direzione del Festival è sempre stata nelle mani della Conchiglia di Santiago e di Andrea Mancini, che anche quest'anno ha dato prova di grande capacità immaginativa, cosa assai diversa dalla pura organizzazione.
Tutto ha funzionato a pieno ritmo, a partire dall'ospite d'onore del Festival, cioè l'immenso Fernando Arrabal, che l'ultimo giorno ha incontrato il folto pubblico presente, in una conversazione davvero straordinaria, guidata da Sergio Aguirre e da Mila Moretti.
Arrabal ha raccontato con semplicità, episodi straordinari della sua vita, incontri esaltanti con monumenti dell'arte e della cultura, come Andy Warhol e Borges, amici più che conoscenti, che si aggiungono ad un'infinita serie di rapporti e di contatti, che arriva oggi al presidente francese, Macron, che commenta l'ultimo articolo di Arrabal.
Insomma un Festival importante, “unico”, come anche stavolta è stato definito, ricchissimo di eventi e soprattutto di gioia di esserci, di stare insieme, di produrre ogni giorno fatti importanti.
Non è stato semplice arrivare a questo clima straordinario, che cambia persone provenienti da varie parti del mondo, dall'Inghilterra, dall'Argentina, la Francia, l'Austria e avanti ancora. Arrivano stressati, bianchi per il clima delle loro città e delle loro vite e se ne vanno abbronzati, rigenerati, pieni di voglia di vivere. Questo è San Miniato e il suo festival, in ognuna delle sue infinite parti. Nove giorni di una tale intensità, che alla fine non si può non restare senza fiato.