Politica

"Quale Asl per il Comprensorio del Cuoio?"

Le domande di Roberto Ferraro, capogruppo della Lega di San Miniato, che fa alcune riflessioni sulla sanità del territorio

Roberto Ferraro

"Negli ultimi venti anni la organizzazione sanitaria del comprensorio del cuoio ha subito drastici cambiamenti, con la prospettiva, o meglio con la promessa, di raggiungere livelli di assistenza più efficienti", dice Ferraro.

"I cambiamenti si sono concretizzati inizialmente nel drastico ridimensionamento degli ospedali di San Miniato, Fucecchio e Castelfiorentino e recentemente nella collocazione del comprensorio del cuoio nella ASL Toscana centro che fa riferimento all’area fiorentina, in alternativa all'altra possibile soluzione che ci avrebbe visto gravitare nell’area sanitaria pisana e quindi nella ASL Toscana nord – ovest.

Se i citati cambiamenti nel loro complesso non sono stati portatori di effettivi benefici per i cittadini, una cosa sola però è risultata positiva, la creazione di un centro di eccellenza per l’impianto di protesi articolari presso l’ospedale di Fucecchio (CESAT), che opera – o forse operava - in collaborazione stretta con l’Università e le strutture sanitarie di Firenze.

Negli ultimi tempi il Centro pare attraversare difficoltà conseguenti a modifiche intervenute nella composizione del personale sanitario, tanto che i giornali riportano la notizia che dopo la “rottura” della collaborazione con l’ospedale fiorentino di Careggi sarebbe in arrivo una équipe di chirurghi dall’ospedale di Pontedera. La notizia è di estremo interesse non solo sotto il profilo sanitario, ma anche sotto il profilo politico. E’ infatti naturale domandarsi cosa è accaduto all’ospedale di Fucecchio, quali sono i motivi della citata “rottura” e quali sono i motivi e i vantaggi che ci legano ancora alla Asl dell’area fiorentina se in caso di necessità dobbiamo – come è accaduto - ricorrere al supporto fornito dalla ASL Toscana nord-ovest di area pisana?"